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Agora' Agora - 21 gennaio 1991
LA REPUBBLICA ITALIANA SOLLECITI LO STATO CITTA' DEL VATICANO A RICONOSCERE, DOPO 40 ANNI, LO STATO DI ISTRAELE E IL SUO DIRITTO A ESISTERE. UNA LETTERA A TUTTI I COLLEGHI E UN'INTERROGAZIONE DI BIONDI, NEGRI E ZEVI AD ANDREOTTI E DE MICHELIS.
"LA SANTA SEDE COMPIA INFINE L'ATTO CHE ANCHE L'EGITTO HA COMPIUTO; RAGGIUNGA GLI ALTRI STATI CHE RICONOSCONO ISRAELE E IL SUO DIRITTO A ESISTERE.

IL PONTEFICE APOSTOLO DI PACE NON PUO' ESSERE IL CAPO DI UNO STATO CHE NEGA QUESTO RICONOSCIMENTO, PROPRIO COME LE DITTATURE ARABE".

Il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi e i parlamentari Giovanni Negri e Bruno Zevi hanno oggi inviato a tutti i deputati e senatori il testo di un'interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio Andreotti e al Ministro degli Esteri De Michelis nella quale si chiede al Governo italiano di compiere un passo formale presso lo Stato Città del Vaticano affinchè questo Stato riconosca finalmente in via diplomatica lo Stato di Israele.

"Ci auguriamo che questa interrogazione possa raccogliere il più vasto sostegno tra i colleghi - affermano i tre parlamentari in una dichiarazione congiunta - e che la Santa Sede voglia cogliere, in queste ore così drammatiche, l'occasione di superare un solco decennale che non ha storicamente più ragion d'essere.

Il Pontefice che in queste ore si fa apostolo della pace, il Pontefice che ha voluto accogliere in Vaticano Yasser Arafat, il Pontefice che si fa paladino dei diritti umani crediamo possa e debba compiere l'atto che persino l'Egitto ha compiuto: il riconoscimento di Israele e del suo pieno diritto ad esistere.

La nostra viva speranza - conclude la dichiarazione - è che lo Stato Città del Vaticano voglia raggiungere gli altri Stati della comunità internazionale che riconoscono lo Stato di Israele e non più annoverarsi - insieme alle dittature arabe - fra gli Stati che perpetuano, anche per via diplomatica, la negazione del diritto all'esistenza dello Stato ebraico".

 
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