La Commissione esteri della Camera dei deputati,
rilevato che le operazioni compiute dai paesi che cooperano con il Kuwait in attuazione alla risoluzione n.678 del Consiglio di sicurezza rappresentano una prova di forza, di unità e di determinazione che non potrà non determinare nel dittatore iracheno o nella classe dirigente irachena, al di là dell'apparente intransigenza, ripensamenti rispetto alla insostenibile posizione fin qui assunta;
rilevato che è indispensabile preservare il massimo di vite umane delle popolazioni irachene, kuwaitiane e curde che sono le prime e maggiori vittime della feroce dittatura di Saddam Hussein;
esprimendo profondo apprezzamento per la decisione del governo israeliano di non optare per la rappresaglia contro i territorio e le forze armate irachene;
rilevando quindi che oggi si configurano nuove, diverse e più positive condizione per tentare una soluzione pacifica alla crisi del Golfo che porti al completo ritiro dell'Iraq dal Kuwait;
riconfermando la necessità che sia assicurata un'offensiva d'informazione dell'opinione pubblica irachena, araba e internazionale sulle responsabilità del regime iracheno in ordine al conflitto in atto;
impegna il Governo
a sostenere presso gli altri governi impegnati nell'attuazione della risoluzione n.678 e presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l'opportunità e la necessità di una sospensione unilaterale per un tempo determinato delle operazione militari ed un aggravamento delle misure di embargo, delle sanzioni e delle azioni d'informazione nei confronti dell'Iraq al fine di verificare la possibilità di ottenere la piena attuazione della risoluzione n.660 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Giuseppe Calderisi
Roberto Cicciomessere
Emma Bonino
Giovanni Negri