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Agora' Agora - 24 gennaio 1991
UN MOVIMENTO PER LA DEMOCRAZIA. UN MOVIMENTO PER LA RIFORMA

Dal Forum dei Democratici un appello pubblico. Sabato 26, all'Auditorium della Tecnica la convenzione delle forze democratiche.

MASSIMO SEVERO GIANNINI - anche a nome delle diverse personalità del mondo della cultura che hanno con lui dato vita al Forum dei Democratici -e diversi esponenti politici e parlamentari radicali, liberali, comunisti, verdi, socialdemocratici, repubblicani, fra i quali:

PEPPINO CALDERISI, GIOVANNI NEGRI, GIANFRANCO SPADACCIA, LORENZO STRIK-LEAVERS, MASSIMO TEODORI, BRUNO ZEVI (deputati radicali), ANTONIO BASLINI, ALFREDO BIONDI (vicepresidente della Camera - PLI), MAURO DUTTO, SALVATORE GRILLO (deputati repubblicani), MASSIMO NICOLAZZI (avvocato, consigliere nazionale PSDI), WILLER BORDON (deputato comunista), i consiglieri regionali verdi MAZZUFFERI (Marche), PARIZZI (Emilia), MASTRANTONI (Lazio), hanno oggi diffuso un appello per la formazione di un Movimento per la Democrazia e per la Riforma, che non solo dia seguito ma estenda - in Parlamento e nel Paese - la battaglia avviata con i referendum elettorali.

L'appello è stato inviato a tutti gli altri promotori dei referendum e sottolinea l'importanza dell'appuntamento di sabato prossimo (26 gennaio) all'Auditorium della Tecnica, dove si riuniranno tutti i comitati dei referendum per la "Convenzione delle forze democratiche".

Nell'appello tra l'altro si afferma:

"A maggior ragione dopo la sentenza della Corte Costituzionale, è indispensabile un Movimento per la Democrazia, per la Riforma, capace di assumersi per intero le proprie responsabilità, dentro e fuori le istituzioni.

Le motivazioni della Corte verranno poi; e dunque se ne deve rinviare il discettar giuridico. Ma il senso politico ne è chiaro, immediato, brutale. Sta agli stati maggiori partitici di autodeterminare il proprio potere e le proprie regole. Il cittadino non s'intrometta e non interloquisca, non disturbi il manovratore.

Ma se questo è evidente, è anche vero che cresce il numero di coloro che sentono che la Riforma o è riforma della politica o non è.

Che non c'è Stato, non c'è Amministrazione pubblica, non c'è Diritto, non c'è Cittadino se non attraverso la demolizione di queste regole del consociativismo partitico.

Sarebbe una grave sconfitta se a tutto questo fosse permesso di esprimersi solo con la protesta o l'invettiva.

E non si può più, magari in alternativa a Bossi, indicare la via dell' autoriforma che è solo illusione; o quella di un'individualità del Cittadino, che la Corte ha colpito.

E' dunque tempo che la Riforma si organizzi, si dia voce e rappresentanza.

Se alle ragioni del diritto si risponde con quelle del potere e della forza, si lavori su rapporti di forza.

Le condizioni per costruire nel Paese un grande ed autonomo Movimento democratico per la Riforma sono più che mature; purchè, tra l'altro, ciò che nasce e si muove sappia produrre cultura di governo, e non solo rabbia o istanza marginale e minoritaria.

Forum dei democratici vuole essere un pezzo di tutto questo.

Un pezzo fondato il 18 gennaio; perchè si sapesse che il mattino dopo la Corte c'era ancora Riforma, e c'era ancora Politica. Se la generosità referendaria saprà farsi tutta forza di movimento, vorrà dire che anche la sentenza della Corte ci ha fatto bene; perchè nulla è perduto, e tutto deve ancora incominciare.

 
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