Le agenzie di stampa hanno diffuso, tra l'altro le seguenti dichiarazioni del neopresidente della corte Costituzionale:

"almeno per ora la presenza socialista alla Corte è quella prevista dalla Costituzione"; "quando sono stati indicati dal partito socialista dei componenti della Corte, essi sono venuti"; "è prerogativa del Presidente della Repubblica intervenire per regolare gli equilibri interni della Corte".

Evviva la sincerità. Le sopracitate dichiarazioni del nuovo Presidente della Corte Costituzionale hanno certamente un aspetto positivo perchè sono portatrici di anticorpi del virus partitocratico che ha ormai infestato la Repubblica. Questa sincerità può forse aprire gli occhi a quanti stentano a riconoscere la mostruosità della cosiddetta Costituzione materiale, cioè della Costituzione di fatto che è stata imposta dai partiti al di fuori e contro la Costituzione scritta.

Ci auguriamo soltanto che difronte a tali dichiarazioni il Presidente della Repubblica voglia immediatamente smentire le notizie sulla nomina di Vassalli, ricordandosi che la sua nomina è un "atto di prerogativa" del Presidente e non "un intervento per regolare i rapporti interni della Corte".