Dichiarazione di Giovanni Negri (deputato radicale, coordinatore forum dei democratici).
All'orizzonte c'è forse un nuovo partito democratico, ma a maggior ragione il congresso radicale deve fare grande chiarezza attorno ad un nodo ineludibile: lo strumento, l'utensile politico con il quale il radicalismo intende affrontare una stagione decisiva per la Riforma e la transizione dalla partitocrazia alla democrazia.
Il contributo radicale è decisivo, insieme a quanti -laici, comunisti, cattolici- sono consapevoli che un sistema politico è già tramontato nella coscienza di milioni di italiani e che l'impegno civile oggi o è impegno per la Riforma o è slogan, mera rendita di ceto partitico.
Tutto ciò però comporta un'indicazione netta della direzione di marcia, l'attivazione di strutture ed energie di lavoro, il pieno utilizzo -nel Paese e in Parlamento- dei residui mesi della legislatura per una vera e propria campagna di liberazione di uno Stato e una pubblica Amministrazione spoliati e occupati.
Per contro, l'assenza di chiarezza e delle conseguenti scelte politiche e organizzative condurrebbe a sbocchi confusi e marginali. Su questi temi è perciò bene che in congresso si sviluppi un confronto sereno e serio.