Roma - Rebibbia, 6 marzo. "Leggendo L'Espresso N.8 del 24/2/91, ho riscontrato nell'articolo 'Neri contro neri', firmato dal giudice Carlo Mastelloni, asserzioni che non esito a definire inesatte, infondate e diffamatorie.
Personalmente, non sono mai stato subalterno a 'gruppi politico-finanziari', 'apparati militari' e ai loro progetti: non ho operato negli 'squadroni della morte anti-Eta', nč in alcun tipo di squadrone, patrii reparti compresi, non avendo militato in Cavalleria...
Le inesattezze, incaute, dell'estensore dell'articolo sono i sedimenti, le scorie, di quasi tre lustri di calunnie e pure fole, camuffate da 'testimonianze' e/o confidenze, espresse da sedicenti 'pentiti' o supertesti, e mai sopravvissute ad attento esame o, meglio ancora, a dibattimenti in varie Aule di giustizia.
Le fonti che hanno permesso al Giudice Mastelloni di formarsi le convinzioni, nei miei confronti, esternate sull'Espresso, nell'articolo di cui si tratta, hanno, in tanti anni, difficilmente superato, nel concreto, la fase istruttoria e quando si č pervenuti in procedimento sono state sempre confutate da una mia piena e completa assoluzione, dagli addebiti, e, spesso e volentieri, da denunzie e condanne, per calunnia, a danno dei propalatori delle cosiddette informazioni.
Da testimone della difesa, in stranoti processi, ho avuto contrapposizioni e confronti, con le fonti del giudice Mastelloni, sempre risoltisi a mio favore, senza dubbi di sorta. Il mio legale ha intrapreso, su mio mandato, azione, intentando causa all'Espresso: dunque la vicenda cessa di concernermi direttamente e, nei dettagli, č ormai pertinenza dell'avv. Adriano Cerquetti del Foro di Roma. Pierluigi Concutelli."