dichiarazione del deputato Mauro MelliniDopo aver fatto la faccia feroce prevedendo il divieto di candidatura per imputati di reati di mafia e per condannati, benchè in primo grado, per reati contro la pubblica amministrazione, la maggioranza mostra chiaramente l'intenzione di eliminare quest'ultima causa di divieto di candidatura stabilendo così che la violazione della Costituzione può compiersi solo per "combattere" le mafie altrui, vere o presunte; ma deve essere rispettata quando si tratta di colpire le mafie proprie presunte o vere.
In Commissione, forse per un "malinteso", questa manovra a quanto sembra è fallita, ma in aula si tornerà a riproporla. E ne vedremo delle belle.