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Agora' Agora - 18 marzo 1991
TIBET: IL DALAI LAMA A LONDRA. MAJOR SI RIFIUTA IN INCONTRARLO UFFICIALMENTE

Hong-Kong, 18 marzo 1991 - La visita a Londra del Dalai Lama, leader spirituale del Tibet, ha provocato timori in G. Bretagna e Hong Kong che potrebbero mettere a repentaglio le già precarie relazioni con la Cina.

Il Dalai Lama è arrivato a Londra domenica, con il Primo Ministro John Major che si è rifiutato di incontrarlo ufficialmente a causa della censura cinese.

La Cina considera il Tibet come uno sbocco nazionale interno ed ha messo in guardia gli altri governi riguardo ogni contatto con il Dalai Lama o critiche contro la politica tibetana di Pechino.

La Cina ha anche spinto i governi a reprimere le attività del Dalai Lama sebbene sul loro suolo, anche se il leader tibetano è stato ricevuto più apertamente all'estero da quando ha ricevuto il Premio Nobel nel 1989.

Al Dalai Lama è stato sempre più dato il benvenuto dagli alti gradi superiori di governi ufficiali, incluso il Presidente Richard Warzsacker di Germania. Ma il Nepal è stato obbligato a cancellare una visita del leader tibetano prima di quest'anno sotto la pressione cinese.

Ma con le relazioni della Gran Bretagna con la Cina ad un livello sensibile sul futuro di Hong Kong, i funzionari dell'ufficio esteri britannico sentono che la visita potrebbe generare ulteriori tensioni, giusto una settimana prima che il Segretario agli Esteri Britannico, Douglas Hurd, è aspettato a Pechino.

Le relazioni di Hong Kong con Pechino sono state recentemente tese a causa della critica cinese su un progetto aeroportuale di molti milioni di dollari per Hong Kong che doveva essere completato nel 1997. L'anno della consegna di Hong Kong alla Cina da parte della Gran Bretagna.

Major ha respinto un invito per incontrare il leader spirituale esiliato tra molte critiche a Londra che dicevano che "la Bretagna" si era inchinata a Pechino.

Ma fonti diplomatiche notano che il governo britannico non ha proibito discorsi politici al Dalai Lama a Londra, come fece il precedente governo di M. Tatcher nell'ultima visita del leader tibetano nel 1988.

Fonti diplomatiche notano che Pechino osserva impenetrabilmente quanto gli inglesi permettono al Dalai Lama di proiettare il suo messaggio.

Il governo cinese si è irritato l'autunno scorso a causa di un discorso nel quale il Dalai Lama ha paragonato la presenza di 35 divisioni armate dell'esercito della Liberazione del Popolo all'occupazione irachena del Kuwait.

In un'intervista rilasciata in India prima di partire per Londra il Dalai Lama è andato ancora oltre con quella analogia. "Gli iracheni non hanno attaccato la religione del Kuwait. Noi tibetani abbiamo ancora più motivi per lamentarci, la nostra cultura è completamente diversa da quella della Cina e i nostri invasori erano comunisti e quindi antireligiosi" egli ha detto.

E ha aggiunto:"Il Presidente George Bush ed il Primo Ministro John Major esprimono serie preoccupazioni sulla violazione dei diritti umani e le atrocità in Kuwait. Io gradisco questo, ma l'occupazione lì è durata solo alcuni mesi". "Ciò che i cinesi hanno fatto in Tibet per 35 anni in un posto e in altri è anche un'atrocità"

Tuttavia Major ha rifiutato l'incontro con il Dalai Lama, e un invito da parte dello Speaker della Camera dei Comuni, Bernard Weatherill, ha apparentemente convinto Pechino che la G.Bretagna deve o sta per cambiare la sua politica in Tibet.

Ma l'opposizione, con il Pari Lord Ennals del Labour Party, che è amche capo del gruppo anglo-tibetano, insiste che la Bretagna non ha nulla da perdere dando il benvenuto al leader tibetano e che la Cina raramente porta a buon fine i suoi trattati.

La Cina considera la visita da parte del segretario degli esteri britannico, che ancora deve essere confermata per la prima settimana di aprile, come una cosa importante e come una indicazione che un divieto della Comunità Europea contro visite ad alto livello dopo la strage di Tienanmen del 1989 è stato bene e sinceramente abrogato.

Nel frattempo Londra aveva sperato di usare la visita di Hurd come un segnale che le relazioni tra la G.Bretagna e la Cina sono cordiali nonostante alcuni contatti vacillanti nei mesi recenti.

Fonti diplomatiche notano che i negoziati a livello ambasciatoriale cino-britannici del gruppo di collegamento che sovrintende alla transizione alla giurisdizione cinese in Hong Kong è effettivamente giunto ad una situazione di stallo..

L'ultimo incontro del JLG a Pechino la settimana scorsa non ha fatto quasi alcun progresso nonostante che entrambe le dichiarazioni da Londra e da Pechino spingevano per un miglioramento nelle relazioni.

La G.Bretagna è desiderosa di avere tutti gli esiti di transizione in relazione ad Hong Kong risolti dal 1995, per assicurare un dolce passaggio di potere dal 1997.

Fonti diplomatiche dicono che il governo britannico ha paura che con il ritardo nei dialoghi dalle uccisioni di Tienanmen quando i contatti diplomatici si interruppero,associati alla mancanza di progresso dovuto alle poche relazioni adesso, potrebbe ritardare questa tavola dei tempi.

La più o meno impazienza di attenersi a questa tavola dei tempi potrebbe indurre gli sforzi britannici a reprimere le attività del Dalai Lama in Bretagna, dicono i diplomatici.

 
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