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Agora' Agora - 17 aprile 1991
EMMA BONINO E MARCO TARADASH VIOLANO NUOVAMENTE LE LEGGI NEWYORKESI CHE VIETANO IL POSSESSO E LA DISTRIBUZIONE DI SIRINGHE SENZA PRESCRIZIONE MEDICA. PER LA SECONDA VOLTA NEL GIRO DI 24 ORE IL PROCURATORE DI NEW YORK DECIDE DI NON PROCEDERE NEI LORO CONFRONTI. COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA

Per la seconda volta nel giro di 24 ore il procuratore della città di New York ha deciso di non procedere nei confronti di Emma Bonino e Marco Taradash dopo che i due parlamentari radicali avevano violato per la seconda volta le leggi newyorkesi sulla droga col possesso e la distribuzione di siringhe sterili senza prescrizione del medico.

A Bonino e Taradash è stato inoltre comunicato che, nel caso intendessero continuare a ripetere un'azione del genere, l'incartamento della polizia verrà ogni volta archiviato senza essere preso in considerazione.

Marco Taradash in proposito ha dichiarato: "Più chiare di così le autorità giudiziarie di New York non potevano essere. La loro politica è precisa: tuffare la testa nella sabbia fingendo di non vedere e zittire le nostre ragioni e le ragioni di chi, in molte città del mondo, ha ottenuto grandi successi nella lotta all'Aids, alla diffusione della droga e alla criminalità, con semplici e intelligenti misure di prevenzione sanitaria. Oggi tutto si è chiarito: il sindaco Dinkins e i suoi uomini nell'amministrazione sanitaria e giudiziaria hanno paura di un processo pubblico nei nostri confronti che per forza di cose si trasformerebbe in un processo alla inconsistenza della politica sulla droga della città di New York, al suo catastrofico record negativo per ciò che riguarda la diffusine di Aids e sieropositività fra gli eroinomani".

Emma Bonino e Marco Taradash ribadiscono che la loro sfida non è conclusa e che nessuno si deve fare illusioni: "Oggi anche noi sappiamo che la forza della nostra ragionevolzza è riconosciuta là dove si prendono le massime decisioni sul futuro di New York, e con noi lo sanno milioni di cittadini newyorkesi grazie alla copertura giornalistica che l'evento ha questa volta ricevuto. Aspetteremo nelle prossime ore l'esito del processo agli attivisti di Act-Up, attivisti della ragionevolezza che in questi mesi hanno iniziato, contro i poteri ufficiali della città, la politica di riduzione del danno alla salute e di riduzione della criminalità attraverso la distribuzione, ogni mese, di circa diecimila siringhe sterili in cambio di quelle usate. Dopo che il processo contro gli otto dell'associazione Act-up si sarà concluso potremo, insieme a loro e agli esponenti di comunità religiose e associazioni volontarie con i quali in questi mesi abbiamo stretto rapporti di collaborazione sempre più forti, decidere le azioni

necessarie per dare nuova forza alla campagna per New York e per una politica sulla droga e sull'Aids dalla parte dei cittadini".

 
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