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Agora' Agora - 22 aprile 1991
CONGRESSO DELL'ASSOCIAZIONE RADICALE PER LA COSTITUENTE DEMOCRATICA. GLI INTERVENTI, LE DECISIONI, GLI ORGANI.

Con gli interventi di Marco Pannella, Claudio Martelli, Claudio Petruccioli, Ada Becchi, Rino Formica, Giorgio Napolitano; l'approvazione di un documento che tratteggia un itinerario di dodici mesi per la Riforma; l'elezione di Gianfranco Spadaccia a segretario, si sono ieri conclusi i lavori del Congresso di fondazione dell'ARCOD (Associazione radicale per la Costituente democratica), dal tema "Una risposta democratica alla crisi della Repubblica".

Il primo appuntamento previsto dal documento approvato dal Congresso è il Convegno - da tenersi entro maggio, promosso insieme a Forum dei democratici, Sinistra dei Club, sinistra indipendente, sinistra liberale, Movimento federativo democratico - su "Riforma delle istituzioni e Riforma di partiti". Gli interventi di Antonio Baslini, Toni Muzi Falconi, Ada Becchi, Giacomo Marramao e i saluti inviati da Alfredo Biondi e Giovanni Moro si sono incentrati su questo obiettivo. Lo scopo del Convegno sarà quello di delineare la piattaforma e l'aggregazione della Costituente Democratica, affinchè riprendano le mosse i progetti annunciati e poi abbandonati in questa legislatura sia dai partiti laici che dal PCI-PDS, così come nella precedente legislatura era stato lanciato e poi abbandonato il progetto di una nuova forza politica riformatrice da parte del PSI.

L'altro obiettivo stabilito dal documento conclusivo è la promozione immediata di una campagna per la riforma elettorale maggioritaria e uninominale ad un turno con una correzione proporzionale, come indicato sia dal quesito referendario sul Senato sia da Dahrendorf e dalla Hansard Society di Londra (campagna che prevede, sulla base di una verifica delle condizioni politiche e organizzative, la riproposizione del referendum popolare sulla legge elettorale del Senato).

La disponibilità dell'ARCOD a esaminare solo in questo quadro l'ipotesi di Repubblica presidenziale è stata al centro dell'intervento di Claudio Martelli. Riconoscendo che nel PSI è aperto il dibattito sugli sviluppi che l'ipotesi presidenziale deve avere circa i poteri del Presidente della Repubblica, l'equilibrio dei poteri istituzionali e il tipo di legge elettorale, Martelli ha manifestato la sua preferenza per il modello americano rispetto a quello francese, e sottolineato che l'elezione diretta del Presidente della Repubblica deve comportare anche la riforma elettorale.

Il Vicepresidente del Consiglio, così come Formica, ha inoltre affrontato e ripreso il filo del dialogo tra socialisti e radicali interrottosi nel 1987.

Napolitano ha espresso un significativo ed esplicito incoraggiamento ad andare avanti con il progetto della Costituente Democratica, facendo riferimento diretto alle scadenze indicate dal documento dell'Arcod: il Convegno di maggio per la riforma delle istituzioni e dei partiti e l'appuntamento di una grande Convenzione da svolgersi entro la fine del 1991. Il leader del PDS ha poi sottolineato l'importanza di un nuovo dialogo a sinistra sui nodi della riforma istituzionale. Dissonante invece, anche se amichevole ,il saluto di Diego Novelli.

Pannella, richiamando le ragioni e la necessità della Costituente Democratica, ne ha esplicitato tutte le difficoltà in una situazione caratterizzata dalla mancanza di certezza delle regole e del diritto, resa più evidente sia dal ruolo della Corte Costituzionale che dalla vanificazione persino dei risultati raggiunti con precedenti referendum (quali ad esempio quelli sulla giustizia). Per il progetto di Costituente Democratica Pannella ha posto, anche qui come pregiudiziale, la questione delle regole che devono presiedere al nuovo modello di partito. "Se si fosse fatto così per la federazione liberaldemocratica e per il processo di trasformazione del PCI - ha affermato Pannella - i due progetti non si sarebbero arenati." Il leader radicale ha ribadito la sua convinzione che al di fuori di una dimensione trasnazionale è oggi difficile concepire democrazia e diritto. Il primo segretario del P.R. Sergio Stanzani ha dal suo canto ricordato che il P.R. ha indetto proprio sui temi della forma-partito nelle democr

azie reali un seminario che si terrà a fine settimana, con la partecipazione sia di studiosi che di esponenti politici.

Il Congresso dell'associazione radicale si è concluso con l'elezione degli organi. Segretario è Gianfranco Spadaccia, Tesoriere Christian Rocca, in segreteria vi sono Peppino Calderisi, Antonio Lalli, Alessandro Litta Modignani, Luca Loschiavo, Giovanni Negri, Gaetano Quagliariello, Ruben Sacerdoti, Lorenzo Strik Lievers, Sofia Ventura, Elio Vito. Bruno Zevi, presidente d'onore del P.R. partecipa di diritto a tutte le riunioni degli organi dell'associazione. Sono stati eletti, tra gli altri, nel Consiglio, in rappresentanza degli iscritti, Massimo Teodori, Antonio Baslini, Angiolo Bandinelli, Ilaria Occhini, Giandomenico Caiazza, Beatrice Rangoni Macchiavelli, Luciano Fabiani, Angelo Pezzana; in rappresentanza degli aderenti (chi aderisce all'Associazione senza essere iscritto al PR) Giacomo Marramao, Giuseppe Ferrari, Carlo Vallauri, Armando Cavallo, Maurizio Griffo, Raffaele Perna, Francesca Sant, Giulio Petrizzelli, Mariano Milita.

 
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