Praga, 3 maggio 1991
Signor Presidente Bush,
La manifestazione che si tiene quest'oggi a Praga non e' una manifestazione ostile; e' un occasione di giubilo, di festa. Ma anche di riflessione e di speranza.
Stiamo sfilando per la vie di Praga capitale della democrazia nel primo anniversario dell'abolizione della pena di morte da parte dell'Assemblea federale cecoslovacca.
Un anno fa, i rappresentanti dei cittadini di questo paese decisero di abolire la pena di morte prima di procedere alla revisione piu' generale dell'ordinamento penale lasciato dal quarantennio comunista. Noi radicali fummo tra i principali artefici di quella decisione: volemmo e chiedemmo con forza che l'abolizione della pena di morte fosse uno dei primissimi atti politico-giuridici della nuova democrazia cecoslovacca. E decine di noi digiunarono, in questo paese, centinaia digiunarono in tutta Europa perche' subito fosse cancellato dall'ordinamento giuridico del paese una pena crudele, inumana, degradante, contraria non soltanto alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ma anche all'8. emendamento di quel faro di democrazia e liberta' per tutto il mondo che e' la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Piu' di noi artefice di quella grande riforma di civilta' fu il Presidente Havel, di cui e' nota la profonda, lucida, decisissima avversione alla pena capitale. Egli subito levo' alta la sua voce, affinche' prestissimo venisse cancellata quella tragica sanzione dal sistema giuridico cecoslovacco.
E' per questo che, dopo aver sostato davanti alla sede diplomatica statunitense, raggiungeremo il Castello di Praga. Questa manifestazione e' un grazie sentito al Presidente Havel e all'Assemblea federale della CSFR per quella scelta, per l'abolizione della pena di morte.
39 stati Usa mantengono tutt'ora in vigore la pena capitale, pena che e' prevista anche da leggi federali. E addirittura risale proprio ai giorni scorsi la decisione della Corte Suprema federale di diminuire la possibilita' di presentare appelli e ricorsi giurisdizionali da parte degli imputati contro le sentenze capitali pronunciate contro di loro.
Noi riteniamo che il mantenimento in vigore della pena di morte nel Suo paese costituisca una contraddizione gravissima della pur grande democrazia americana, che e' per molti altri aspetti un esempio per il pianeta intero. La pena di morte e' storicamente un connotato tipico dei regimi autoritari, ed e' per questo che deve essere presto cancellata dagli ordinamenti degli stati americani e dall'ordinamento generale.
Noi crediamo -come e' dimostrato dalle statistiche- che la pena di morte non abbia alcuna efficacia deterrente, ma che semmai incrementi il tasso di violenza della societa'.
Oggi manifestiamo per rivolgere ancora una volta un invito alla riflessione ai cittadini americani. Invito che viene da un paese che ha voluto che uno dei primi atti legislativi del parlamento nato dopo 40 anni di dittatura comunista fosse l'abolizione della pena di morte.