Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 19 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 14 maggio 1991
PROSPETTIVE FINANZIARIE, AIUTI, RETTIFICATIVO n. 1/91

Relazioni Alain Lamassoure (LDR F)

e John Tomlinson (SOC GB)

docc. A3-131, 133, 135 e 134/91

Commissione, Consiglio e Parlamento sono giunti ad un accordo sulla revisione delle prospettive finanziarie per il 1991, Gli impegni di spesa per il 1991 dovrebbero di conseguenza essere incrementati di 728 milioni di ECU ed i pagamenti di 423 milioni di ECU. Le somme sono così ripartite:

- assistenza tecnica all'URSS: 400 MECU impegni, 125 MECU pagamenti; -aiuti ad Israele e ai territori occupati: 87 e 57;

- aiuti ai curdi: 100 e 100;

- aiuti alimentari all'Africa: 140 e 140.

Per quest'ultima voce si tratta di 400mila t. di cereali che verranno inviate nelle zone più colpite dalla carestia.

Per quanto concerne gli aiuti ai curdi va sottolineato come essi fossero già stati concessi con storni di bilancio: si tratta ora di ripristinare le voci dalle quali erano stati sottratti i relativi importi.

Le suddette variazioni delle previsioni finanziarie - ha affermato il relatore Alain Lamassoure (LDR F) - sono inserite nella seconda lettura del bilancio rettificativo n. 1/91. Egli ha tenuto a sottolineare come i ritardi di certe azioni non siano da attri-buire al Parlamento. Per esempio l'aiuto alimentare all'URSS, deciso dall'Assemblea a febbraio, non è stato ancora distribuito dato che l'Esecutivo e le autorità sovietiche non si sono ancora messe d'accordo sulle relative modalità.

In secondo luogo, l'ostinazione del Consiglio nel non creare una riserva finanziaria per situazioni d'urgenza, impreviste, pone tutta la Comunità in una situazione ridicola. Perciò la commissione bilanci, ha proseguito Lamassoure, invita l'Esecutivo a proporre un finanziamento eccezionale per gli aiuti al Bangladesh nonché ai paesi dell'America latina colpiti dal colera. Si è ottenuto comunque dalla presidenza lussemburghese il principio di un nuovo trialogo che avverrà prima di settembre, per rivedere le prospett-ive finanziarie a partire dal 1992.

Lamassoure si è infine dichiarato a favore della proposta dell'Esecutivo relativa alle modalità per il rimborso del prestito - 500 milioni di ECU -concesso all'URSS dalla Comunità per garantire l'esportazione dei prodotti agricoli alimentari in Unione Sovietica. Tale proposta però dimostra ulter-iormente la fondatezza dei timori del Parlamento circa la capacità di rimborso dei prestiti offerti dalla Comunità e quindi l'elevato rischio del ricorso alla garanzia comunitaria.

La proposta dell'Esecutivo relativa all'assistenza finanziaria comunitaria a medio termine alla Bulgaria (290 milioni di ECU), all'Ungheria (180 milioni di ECU) nonché alla Romania (375 milioni di ECU) aiuterà tali paesi a fronteggiare meglio il deficit delle rispettive bilance dei pagamenti. Tali iniziative - ha dichiarato il relatore John Tomlinson (SOC GB) - sono da approvare anche se rappresentano un rischio per il bilancio comunitario. Occoorrono perciò disposizioni finanziarie molto chiare per trovare automaticam-ente le risorse in caso di non rimborso, senza danneggaire altre parti del bilancio. Tale meccanismo potrebbe prendere la forma di una riserva per garanzie di prestiti, ed a tale proposito la commissione bilanci presenta un emendamento per impegnare l'Esecutivo in tal senso.

Il presidente della commissione politica, M. Luisa Cassanmagnago Cerretti (DC), ha ribadito l'opportunità di concedere aiuti ai paesi in crisi, ma ha auspicato che Commissione e Consiglio accettino la proposta di inserire nel bilancio una riserva specifica, proprio per far fronte alle imprevedibili crisi. Bisogna poi accertarsi che l'assistenza finanziaria giunga effettivamente alla popolazione mentre, per l'URSS, si deve insistere sull'ulteriore evoluzione del processo di democratizzazione già avviato.

Per il Consiglio Jean-Claude Junker ha espresso apprezzamento per le relazioni della commissione bilanci ed ha, a titolo personale, giudicato positivam-ente l'idea di una riserva anti-crisi per approvare la quale, però, i ministri debbono pronunciarsi all'unanimità, cosa attualmente impensabile. Il bilancio rettificativo - ha concluso Junker -riflette la revisione delle prospettive finanziarie ma il Consiglio insiste sulla sua eslcusiva prerogativa in materia di entrate e sull'applicazione dell'art. 206, par. 9, per il nuovo tasso concernente le spese non obbligatorie.

Soddisfazione per l'accordo ragggiunto dalle tre istituzioni sulla revisione delle prospettive finanziarie e sul bilancio rettificativo è stata espressa dal commissario Peter Schmidhuber il quale avrebbe voluto anche un'intesa sulle prospettive per il dopo 1992, che avrebbe facilitato l'iter del bilancio per il prossimo esercizio. Il rappresentante dell'Esecutivo ha poi auspicato la creazione di un meccanismo di bilancio che copra le garanzie che la CEE offrirà per i prestiti contratti a favore dei paesi dell'Europa centro--orientale e dell'URSS.

Per quanto concerne il bilancio 1992, Schmidhuber prevede un aumento dell'11,3% rispetto all'esercizio in corso. Tuttavia il progetto dell'Esecut-ivo è ancora incompleto, specie per quanto concerne gli impegni di politica estera. L'accento è stato posto, come richiesto anche dall'Assemblea, sulle politiche interne ed in particolare sull'energia (+ 74% rispetto al 1990), sull'audiovisivo (+ 95%), sulla formazione professionale (+ 88%), sui trasporti (+ 50%) e sull'ambiente (+ 51%). I pagamenti, in base al progetto preliminare, dovrebbero raggiungere i 62 miliardi di ECU, mentre gli impegni supereranno i 65 miliardi di ECU.

Sostegno alle relazioni della commissione bilanci è stato espresso da Pasqualina Napoletano (PDS) la quale avrebbe auspicato l'inserimento nel bilancio anche dell'aiuto straordinario per il Bangladesh, che richiederà probabilmente un'ulteriore revisione delle prospettive finanziarie. Una certa delusione è stata espresssa dalla parlamentare sul progetto di bilancio 1992 poiché l'Esecutivo non è riuscito a compiere il balzo da un bilancio essenzialmente agricolo verso un preventivo per l'Unione.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail