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Agora' Agora - 30 maggio 1991
SUBITO UN COORDINAMENTO COMUNE, POI LA CONVENZIONE DEI DEMOCRATICI
IL DOCUMENTO FINALE DEL CONVEGNO PROMOSSO DA ARCOD,CLUB LIBERALI,

FORUM,INDIPENDENTI,SINISTRA DEI CLUB."IL CUORE DELLA CRISI E' QUESTO SISTEMA DEI PARTITI. NESSUNA RIFORMA, SENZA IL MAGGIORITARIO-UNINOMINALE".

Roma, 30 maggio - Al termine del convegno "per una costituente democratica", svoltosi a Roma nei giorni scorsi e promosso da Arcod (associazione radicale), Club liberali per l'alternativa, Forum dei democratici, Indipendenti per la riforma e Sinistra dei Club, è stato formato un comitato di coordinamento e stabilita una prossima convenzione dei democratici. Questo il testo del documento finale, letto ed illustrato da Ada Becchi.

1

Non v'è riforma della politica senza riforma elettorale, che rigetti il sistema proporzionale, vero pilastro della degenerazione della politica, dell'autoperpetuazione della miriade dei partiti ed all'origine del regime consociativo.

Perseguiamo una riforma elettorale che, per quanto riguarda la rappresentanza nelle assemblee elettive, si basi sul sistema uninominale-maggioritario; e, per quanto riguardi le funzioni di governo, sia fondato sull'elezione diretta a tutti i livelli - locale, regionale, nazionale - in guisa che gli eletti rispondano con responsabilità personale agli elettori.

2

Solo nel quadro di questa semplificazione democratica, e cioè nel quadro di una vera democrazia dell'alternanza, possono acquistare un significato autenticamente riformatore sia l'elezione diretta del capo dello stato che l'elezione diretta del premier cancelliere. Per contro assistiamo oggi alla contrapposizione di due schieramenti - l'uno genericamente presidenzialista, l'altro di pseudo razionalizzazione del parlamentarismo - che pur presentandosi come riformatori non esprimono effettiva volontà di riforma. Entrambe le posizioni di fatto propongono di riformare tutto senza toccare il sistema dei partiti e quindi il centro della crisi che è la degenerazione partitocratica.

3

La riforma dei partiti è per noi innanzitutto il passaggio da un sistema di tanti partiti, residuo di un passato non più significativo e tantomeno oggi adeguato, ad alcuni pochi schieramenti rappresentativi di grandi opzioni politico-ideali tra cui i cittadini possono scegliere sulla base di proposte effettivamente alternative.

./.

Proprio per tale obiettivo è determinante la riforma elettorale.

4

Per il referendum sulle preferenze del 9 giugno invitiamo i cittadini a recarsi a votare per difendere comunque l'istituto referendario. Considerando tale scadenza come l'occasione per procedere effettivamente ad una riforma elettorale nel senso sopra indicato, chiediamo ai promotori del referendum ed alle forze politiche di impegnarsi fin da ora a promuovere e procedere verso quelle riforme elettorali, già indicate dai referendum bocciati dalla Corte Costituzionale, sia attraverso nuove iniziative referendarie nel paese, sia attraverso proposte parlamentari.

5

I cinque gruppi promotori dell'incontro "Per una Costituente democratica" intendono procedere al perseguimento degli obiettivi di riforma politica sopra enunciati. A tal fine danno vita ad un comitato di coordinamento con il compito:

a) di convocare nei prossimi mesi una convenzione dei democratici per la riforma della politica;

b) di intraprendere ogni possibile iniziativa per conseguire la riforma elettorale;

c) di sviluppare il movimento di riforma democratica anche attraverso la costituzione dei comitati locali.

 
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