Roma, 10 giugno 1991
"Il Partito Radicale è stato il solo ad impegnarsi sul fronte reale dello scontro referendario che non è stato fra favorevoli e contrari al quesito sulle preferenze, ma fra sostenitori della partecipazione e quelli del boicottaggio del referendum stesso.
Su questo fronte il risultato è di straordinario valore e mostra che nel paese il bisogno di democrazia e di pulizia non è vinto ma anzi si sta rafforzando sempre più.
Per quanto riguarda il prevedibile trionfo del "sì" occorrerà subito vigilare perché non accada quel che è accaduto sul referendum sulla giustizia giusta, quando la legge di attuazione del referendum trionfalmente vinto è stata di carattere opposto a quello costituzionalmente dovuto grazie anche alla complicità partitocratica del Presidente Cossiga che accettò di controfirmare la legge stessa. Si vada verso la Riforma, dunque, e non verso la contro-riforma che da più parti viene proposta, a sinistra come a destra ed al centro".