Nell'appello che segue, una cinquantina di personalità, tra parlamentari, esponenti politici ed artistici europei, chiedono al Presidente della Romania, Ion Iliescu, di intervenire affinché la signora Smaranda Enache, arbitrariamente privata del suo lavoro, ed oltre a lei tutti i cittadini rumeni, possano contare sul rispetto della Legge e delle leggi, così come su una giustizia ed un'amministrazione pubblica imparziale.
Roma, 12 giugno 1991
Bruxelles,
Parigi,
Mosca,
Praga,
Budapest,
Signor Presidente,
L'avanzamento della Romania verso la democrazia sta procedendo bene, anche se, come Lei stesso ha ricordato recentemente, la strada che rimane da fare è ancora lunga e che numerosi sono gli ostacoli che bisognerà ancora sormontare.
Poiché la Romania suscita in noi qualcosa di più dell'interesse o anche della simpatia, poiché riteniamo che il Suo Paese non possa e non debba essere tenuto un istante di più ai margini dell'impresa storica che vede diversi paesi europei impegnarsi, non senza esitazioni e contraddizioni, nel processo di costruzione di veri e propri Stati Uniti d'Europa, pensiamo che sia opportuno oltre che nostro dovere segnalarLe un episodio che riveste purtroppo tutte le apparenze di un'ingiustizia grave nei confronti di una persona e, più grave, che lascia supporre l'esistenza di altri numerosi fatti simili.
Il caso di cui si tratta è quello della Signora Smaranda Enache, direttrice del Teatro Ariel, teatro di marionette per ragazzi e giovani della città di Tirgu Mures.
La signora Enache che occupa questo posto da diversi anni e che, in questa qualità, ha saputo continuare, nei momenti più bui della dittatura, ad offrire alla gioventù del Suo Paese uno sguardo sulle cose, sulla vita, diverso da quello di odio, di invidia, di sospetto, di delazione "offerto" dal vecchio regime, ha dovuto, in virtù di una nuova legge (Legge nr.30/1990) passare un esame di verifica di competenza.
Ha passato questo esame nei primi di marzo davanti ad una commissione di tre persone presieduta dal Responsabile Culturale della Prefettura di Tirgu Mures. L'11 aprile, le è stato comunicato ufficialmente che non aveva ottenuto la media necessaria e che di conseguenza non poteva conservare il suo posto. Usando il suo diritto di ricorso, la Signora Enache ha contestato le conclusioni della Commissione presentando i seguenti argomenti:
1. i membri della Commissione non si sono mai recati al teatro;
2. l'esame-intervista con la Commissione si è svolto con i metodi di una requisitoria e non di un esame di competenza;
3. già l'anno precedente le era stata impedito di candidarsi alle elezioni legislative;
Ci permettiamo anche di far notare che le qualità artistiche del Teatro di cui la Signora Enache assumeva la direzione sono internazionalmente riconosciute e che il Teatro Ariel sarà uno dei pochi teatri rumeni a partecipare al Festival Internazionale nel prossimo settembre.
Questa triste vicenda si è conclusa, speriamo provvisoriamente, con la comunicazione ufficiale alla Signora Enache del suo licenziamento dal lavoro con decorrenza dal 1 maggio.
Tutto questo non sarebbe che un "banale", ancorché grave abuso di potere, un'ingiustizia che benché da condannare con il massimo di rigore e di fermezza, non susciterebbe inquietudine eccessiva se altri elementi non venissero ad aggiungersi, dando a tutta questa vicenda l'aspetto sia di una persecuzione nei confronti di una persona conosciuta per le sue prese di posizione e le sue azioni a favore della convivenza tra le diverse comunità etniche presenti nella regione e impegnata in diversi movimenti di opposizione, sia di intimidazione, attraverso questo caso, dell'insieme della popolazione.
Per di più si può temere che altre persone che non godono della stessa "visibilità pubblica" si ritrovino senza alcuna difesa di fronte ad analoghi abusi di potere.
Ecco dunque, Signor Presidente, il caso che volevamo sottoporre alla Sua attenzione. Caso per il quale La preghiamo, nel caso in cui i nostri timori Le apparissero fondati, di usare tutte le prerogative e tutta l'autorità che Le sono conferite dall'assunzione della più alta carica dello Stato al fine di ristabilire i diritti della persona lesa e dare nella stessa occasione un chiaro segnale agli individui ed alle forze di conservazione che si ostinano a voler ostacolare la Sua azione, quella del governo, quella di tutti quanti, nella maggioranza e nell'opposizione, lavorano alla costruzione di quella nuova Romania, pienamente democratica ed europea.
Sicuri che Lei non mancherà di dare alla vicenda l'importanza che merita, La preghiamo di ricevere, Signor Presidente, i nostri auguri di successo nell'esercizio delle Sue alte responsabilità,
Firmatari:
Adelaide AGLIETTA, deputata al Parlamento europeo, presidente del gruppo verde;
Gianfranco AMENDOLA, giudice, deputato al Parlamento europeo;
René ANDREANI, deputato della Repubblica Italiana;
Vanna BARENGHI, consigliere regionale del Lazio;
Franca BERGER, vice-presidente del Consiglio provinciale di Trento;
Virginio BETTINI, deputato al Parlamento europeo;
Marco BOATO, senatore della Repubblica Italiana;
Emma BONINO, deputata della Repubblica Italiana;
Willer BORDON, deputato della Repubblica Italiana;
Giuseppe CALDERISI, deputato della Repubblica Italiana;
Franco CORLEONE, senatore della Repubblica Italiana;
Enzo CUCCO, consigliere regionale del Piemonte;
Enrico FALQUI, deputato al Parlamento europeo;
Claire FLAHAUT, attore (Belgio);
Yves FREMION, giornalista (Francia);
Paolo GHERSINA, consigliere comunale di Trieste;
Dmitrij JAGODIN, deputato del Soviet di Mosca;
Claire JOANNY, deputata al Parlamento europeo;
Aleksandr KALININ, deputato al Soviet di Mosca;
Paul LANNOYE, deputato al Parlamento europeo;
Serge LIGNON, attore (Belgio);
Primo MASTRANTONI, consigliere regionale del Lazio;
Gianluigi MAZZUFFERI, consigliere regionale delle Marche;
Monica MISCHIATTI, consigliere comunale di Bologna;
Domenico MODUGNO, senatore della Repubblica italiana;
Giovanni NEGRI, deputato della Repubblica Italiana;
Vittorio PEZZUTO, consigliere regionale della Liguria;
Aleksandr PRUDNIKOV, deputato del Soviet di Mosca;
Eva QUISTORP, teologo, deputata al Parlamento europeo;
Claudia ROTH, deputato al Parlamento europeo;
Maurice SEVENANT, attore, regista (Belgio);
Aleksandr SOLOVJEV, deputato al Soviet di Mosca;
Igor STAGLIANO, consigliere regionale del Piemonte;
Lorenzo STRICK-LIEVERS, senatore della Repubblica Italiana;
Marco TARADASH, deputato al Parlamento europeo;
Djida TAZDAIT, deputata al Parlamento europeo;
Alessandro TESSARI, deputato della Repubblica Italiana;
Arnold TRIBUS, consigliere provinciale di Bolzano;
Mamuka TSAGARELI, membro del Consiglio Nazionale di Georgia;
Germano VERDERAME, segretario del gruppo dei non-iscritti al Parlamento europeo;
Emilio VESCE, consigliere regionale dell'Emiglia Romagna;
Elio VITO, consigliere comunale di Napoli;
Dmitrij ZAPOLSKIJ, deputato del Soviet di Leningrado;