(Relazioni della sessione plenaria del mese di giugno a Strasburgo)
Il Parlamento europeo, considerando la grave crisi politica ed economica che l'Albania sta attraversando per uscire dal passato regime dittatoriale, esprime sostegno per lo sforzo di pacificazione del paese - che dovrebbe essere ammesso come membro effettivo alla CSCE - mediante la creazione di un governo cui partecipino i rappresentanti dei vari partiti e dei sindacati indipendenti. Commissione e Consiglio vengono sollecitati a varare un programma di aiuti d'urgenza e il Gruppo dei 24 ad estendere all'Albania il programma PHARE, come già fatto per la Romania e la Bulgaria. Tuttavia la concessione di aiuti economici dovrà essere subordinata all'esistenza di un governo sinceramente impegnato in una politica di democratizzazione.
Aiuti comunitari urgenti sono stati sollecitati da Alexander Langer (VERDI) il quale ha sottolineato il ruolo svolto dal sindacato indipendente e dagli studenti nel processo di democratizzazione che sta affermandosi in Albania. Ora il paese è confrontato ad una travagliata fase di passaggio ed ha urgente bisogno dell'Europa per superare la crisi. Di qui la richiesta pressante alla Commissione affinché renda operativo il programma di aiuti comunitari, creando così le premesse per una ripresa del paese che ponga fine all'esodo dei profughi albanesi, offrendo loro la possibilità di un futuro senza stenti in patria.
L'accordo fra l'opposizione ed il governo albanese che ha permesso di porre termine allo scciopero che durava da tre settimane è un presupposto necessario, secondo il vicepresidente dell'Esecutivo Frans Andriessen, affinché ci si possa concentrare sullo sviluppo economico e sul ripristino dei diritti umani e democratici in Albania.
Perciò, secondo Andriessen, il Consiglio di lunedì prossimo dovrà sancire la riapertura delle relazioni diplomatiche fra la Comunità e l'Albania. Dopo ciò l'Esecutivo è pronto ad incontrare le autorità albanesi per stabilire una collaborazione simile a quella in atto con i paesi dell'ex blocco comunista.
Circa poi gli aiuti diretti, il commissario ha affermato che l'Esecutivo è pronto a fornire 500.000 ECU in aiuti umanitari, che si aggiungono al milione e mezzo già fornito per i profughi.
Sugli aiuti economici da fornire nell'ambito del Gruppo dei 24, Andriessen ha ricordato come l'Albania non risponde ancora alle condizioni fissate per un'estensione del programma PHARE a tale paese, quali lo stato di diritto, il rispetto dei diritti e le libertà fondamentali, un sistema democratico pluralistico, un avvio di economia di mercato.