12 aprile 1995
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SOMMARIO. Comunicato che riporta le reazioni dei due Commissari italiani all'Ue, Mario Monti ed Emma Bonino, e dell'eurodeputato Gianfranco Dell'Alba, per l'istituzione del centro Offshore a Trieste.
bruxelles, 12 apr i due commissari italiani all'ue, emma bonino e mario monti, si sono oggi rallegrati per il via libera che l'esecutivo di bruxelles ha dato alla creazione a trieste di un centro 'off shore' per la fornitura di servizi finanziari e assicurativi per le operazioni con i paesi dell'est.
"è un'ottima occasione per rilanciare i tradizionali legali commerciali e culturali fra trieste e i vicini paesi della mitteleuropa ha detto bonino e mi felicito per la decisione positiva con cui la commissione europea, dopo un lungo e difficile periodo di studio, ha autorizzato la concessione di vantaggi fiscali a favore delle imprese che operano nel nuovo centro trestino. l'iniziativa ha aggiunto permetterà di sviluppare il mercato dei capitali nei paesi dell'europa centro orientale e di facilitare il riorientamento del commercio di quest'area verso l'ue. trieste ha ogni possibilità di diventare un punto di riferimento privilegiato e questo consentirà senza dubbio un rafforzamento dell'intero settore economico regionale".
mario monti si è sua volta detto "lieto che la nuova commissione europea, in soli due mesi dall'insediamento, sia riuscita a concludere la questione del centro off shore di trieste, rimasta aperta per molti anni". L'approvazione da parte della commissione di quanto proposto e negoziato con impegno dal governo italiano ha aggiunto il commissario permetterà in questa zona frontaliera lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento con i paesi dell'europa centrale e orientale, offrendo così delle prospettive economiche interessanti per la città di trieste e per la regione".
l'eurodeputato gianfranco dell'alba, del club pannella riformatori, propugnatore da molti mesi del provvedimento, si è a sua volta compiaciuto per la decisione che ha definito "una vittoria per la città di trieste e una sfida alla sua rapida attuazione lanciata al governo, alle istituzioni e alle forze vive cittadine e della regione". "la decisione era attesa da molti anni ha aggiunto in una dichiarazione ed è stata strappata grazie al lavorio e all'impegno di coloro che erano e restano convinti che la mutata posizione dell'italia sull'avvio dei negoziati per l'accordo di associazione della slovenia all'ue dovesse avere come corollario lo sblocco del progetto off shore per l'importantissimo effetto traino che esso può avere su molteplici settori economici e sociali della regione".