ALLA PROPOSTA DEMOCRISTIANA DEL PREMIO DI MAGGIORANZA, OCCORREREBBE CONTRAPPORRE L'UNINOMINALE CHE APRIREBBE PROFONDE CONTRADDIZIONI NELLA DC E NEL PDS".Dichiarazione di Peppino Calderisi.
"Centralità della questione "partitocrazia", uninominale, presidenzialismo affiancato da un Parlamento forte e quindi non alla francese, Partito Democratico con l'apporto fondamentale di laici, liberaldemocratici, liberalsocialisti, radicali.
Non possiamo non apprezzare questi tratti di fondo dell'intervento di Martelli, che significativamente Craxi si è ben guardato dallo scoraggiare.
E' una linea che sarebbe capace di far uscire il PSI dall'isolamento facendone il soggetto riformatore del sistema politico.
Ma se nel PSI si è aperto un importante e significativo dibattito, per il momento la linea del PSI continua purtroppo ad essere errata, difensiva e perdente.
Basta considerare la questione della riforma elettorale. L'avversione nei confronti della proposta DC fondata sullo schema demitiano delle coalizioni e del premio di maggioranza è giustissima. Ma opporsi ad essa chiedendo di non discutere di riforma elettorale, è una strada difensiva e suicida, che fa del PSI il partito della conservazione.
Difronte alla proposta democristiana, il PSI dovrebbe invece contrapporre l'uninominale che aprirebbe grandi contraddizioni nella DC. Esso è infatti condiviso da tanti suoi parlamentari e da gran parte del mondo cattolico. L'uninominale avrebbe ripercussioni salutari anche nel PDS e porrebbe lo stesso dibattito sul presidenzialismo su una base di credibilità e praticabilità.
Non ci facciamo illusioni su un possibile cambiamento di rotta del PSI. Cionondimeno, cercheremo di tessere questo filo di dialogo nel prossimo dibattito parlamentare sul messaggio, per tanti versi così preoccupante, del Presidente della Repubblica".