Visto l'obbligo della Commissione di esaminare i problemi connessi con i diritti dell'uomo nel contesto dei rapporti con i paesi del terzo mondo, può far sapere la Commissione se essa riceve delle relazioni da Amnesty International in merito al rispetto dei diritti dell'uomo negli Stati membri?
Questa l'interrogazione rivolta all'Esecutivo da alcuni deputati che vogliono inoltre sapere se la Commissione intenda avviare uno studio di queste relazioni, presentarne le conclusioni al Parlamento e partecipare ad eventuali discussioni nel caso in cui si sostenga che sono state perpetrate evidenti violazioni dei diritti dell'uomo, che comportino la partecipazione delle autorità degli Stati membri.
Secondo Rinaldo Bontempi (PDS) la Comunità deve far valere la propria legittimità di difensore dei diritti umani nei rapporti con i paesi terzi proprio cominciando a far rispettare tali diritti all'interno dei suoi confini, in primo luogo nei confronti delle minoranze. Inoltre sarebbe opportuno creare una base comune per le norme giuridiche e le procedure connesse che garantisca, ad esempio, il diritto alla difesa e il patrocinio gratuito per l'imputato.
Anche secondo la commissaria Vasso Papandreu il sistema di protezione dei diritti dell'uomo all'interno della Comunità non funziona, per cui si renderebbe necessaria l'adesione della CE come tale alla Convenzione europea sui diritti dell'uomo. A tale propositto la Papandreu ha dichiarato che esiste anche per i paesi comunitari una clausola di salvaguardia dei diritti dell'uomo, tipo quella inserita nella Convenzione di Lomè IV, che offre la possibilità all'Esecutivo di sanzionare gli atteggiamenti di certi Stati membri che li disconoscono.