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Agora' Agora - 9 luglio 1991
PARLAMENTO EUROPEO: MOZIONE DI CENSURA CONTRO L'ESECUTIVO

Yvan Blot (DR F) ha presentato la mozione di censura del gruppo delle Destre europee - che verrà votata giovedì - nei confronti della Commissione, condannando l'operato di questa istituzione e del Consiglio per non aver riconosciuto l'indipendenza di Slovenia e Croazia, fatto questo che ha indotto l'esercito federale ad aggredire le due Repubbliche. Contro la mozione di censura, definita una strumentalizzazione volgarmente demagogica dei tragici fatti jugoslavi, si è espresso, a nome del gruppo per la sinistra unitaria europea, Antoni Gutierrez Diaz (E).

In favore della censura si è invece espresso Marco Pannella (PR), ricordando come più volte si sia ribadita l'esigenza politica di un allargamento della Comunità, mentre un non ampliamento avrebbe fatto esplodere le contraddizioni economiche e strutturali come stanno a dimostrare gli avvenimenti attuali. Inoltre non è vero che Slovenia e Croazia abbiano rivendicato una forma nazionalista d'indipendenza, ma la chiedevano invece in un contesto europeo e in un quadro confederale jugoslavo, per opporsi allo sciovinismo dello Stato autoritario serbo.

Il presidente dell'Esecutivo Jacques Delors ha sottolineato la curiosità istituzionale della mozione di censura, visto che l'Esecutivo non ha diritto d'iniziativa nell'ambito della cooperazione politica europea. Ad ogni modo la Commissione è d'accordo con il Consiglio e non pensa che con l'allargamento della Comunità a 24 paesi non si sarebbero avute instabilità politiche. Inoltre è grazie all'intervento della Comunità che, secondo Delors, è stato fermato l'esercito federale che voleva entrare in Croazia e Slovenia. L'obiettivo della CEE è stato solo quello di evitare la guerra civile sulla base di quattro principi: il diritto all'autodeterminazione dei popoli, il rispetto dell'integrità territoriale, dei diritti dell'uomo e delle minoranze, nonchè il processo di democratizzazione. Oggi vogliamo solo che le repubbliche jugoslave si seggano ad un tavolo per discutere democraticamente e trovare una soluzione all'attuale situazione.

 
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