Il Consiglio della "Esperanto" Radikala Asocio - COordinamento per la Democratica Integrazione Culturale Europea riunito a Torino il 23 agosto 1991, di fronte al golpe sovietico fortunatamente fallito,
ricorda che la presenza di un potere politico europeo saldo e aperto ai Paesi dell'est avrebbe esercitato un tale effetto di stimolo alla democratizzazione dell'URSS e di freno a tendenze reazionarie da aprire ben altre possibilità alla perestroijka e quindi prevenire l'eventualità stessa di un colpo di stato.
Denuncia perciò le gravi responsabilità che incombono di fronte alla lentezza con cui le nostre classi dirigenti mandano avanti il processo di integrazione europea.
Rivolge un appello a tutte le forze politiche perchè le proposte di riforma dell Comunità e di unione politica elaborate dal Parlamento Europeo vengano approvate ed entrino in vigore al più presto e senza modifiche che ne snaturino o comunque sminuiscano il carattere sovranazionale.
RILEVA che il fallimento del colpo di stato sovietico rafforza tali considerazioni, così come aumenta l'esigenza che l'Europa unita dia pieno appoggio ai movimenti di liberazione nazionale, dai Paesi baltici alla Slovenia e alla Croazia ai quali, tutti, occorre offrire la possibilità di aderire alla nuova, vera "casa comune" costituita dalla federazione europea.
RILEVA atresì che una tale prospettiva moltiplicherà ad oltre 30 le lingue della futura Unione e che l'esigenza di una lingua franca comune e paritaria come l'esperanto appare senza alternative se si vuole evitare l'egemonia soffocante e glottofaga dell'inglese e il golpe della cultura angloamericana contro tutte le culture della comunità internazionale. Difatti se non interverranno, come anche in Unione Sovietica, delle forze democratiche che scelgano e lottino per la democrazia, in questo caso culturale, l'inglese si insedierà nel ruolo di lingua franca mondiale di fatto, proprio come, con un colpo di Stato, si crea un governo di fatto che tutti gli altri Stati finiscono per riconoscere, se esso esercita incontrastato il proprio potere (con l'unica differenza che in quest'ultimo caso il cambiamento è repentino, mentre nel caso linguistico-culturale è progressivo, e perciò inavvertito ed enormemente più subdolo).
AFFERMA perciò l'autorità democratica dell'esperanto, che deve altresì essere riproposta con forza all'attenzione dei governi, dei parlamenti, delle classi dirigenti, dei mass media e dell'opinione pubblica.
Per una tale COMPLESSA, DISPENDIOSISSIMA campagna di sensibilizzazione e propositività' legislativa transnazionale è PREGIUDIZIALE IL RILANCIO DELLE ISCRIZIONI E ADESIONI ALL'ERA-CODICE, RAGGIUNGENDO ALMENO 300 ISCRITTI ENTRO IL 1991, ED ORGANIZZANDO, POSSIBILMENTE INSIEME AL TRANSPARTITO RADICALE, ASSEMBLEE CITTADINE VOLTE ALLA PROMOZIONE DELLE BATTAGLIE TRANSNAZIONALI DEL "PARTITO NUOVO", QUELLA ESPERANTISTA IN PARTICOLARE.
Il Consiglio della "Esperanto" Radikala Asocio - COordinamento per la Democratica Integrazione Culturale Europea poi, alla luce del recente incontro con la Direzione per le scuole elementari del Ministero della Pubblica Istruzione italiano, e l'accelerazione del fenomeno glottofagico ed etnolitico nei confronti di tutte le lingue e culture, sia europee che non, ad opera di lingua e cultura angloamericane,
RITIENE prioritario:
- presentare insieme al Comitato scientifico di Era-Codice e in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, un progetto di sperimentazione del Metodo di Paderborn per l'insegnamento delle lingue straniere alle elementari;
- costituire, possibilmente in collaborazione con istituzioni universitarie, un Osservatorio sui fenomeni di impoverimento e progressiva distruzione di lingue e culture.
Il Consiglio di Era-Codice
rivolge un appello agli iscritti ed aderenti all'associazione, a tutti gli esperantisti, ai militanti ed eletti di altri partiti, affinché si facciano promotori nelle proprie organizzazioni di una campagna di iscrizione e adesione a Era- Codice.
Rivolge altresì un appello ad eletti, iscritti, operatori di altre formazioni politiche e sociali perchè attraverso l'adesione e l'iscrizione a Era-Codice si facciano promotori della crescita e della diffusione dell'iniziativa esperantista quale unica possibilità di preservare l'ecosistema culturale mondiale ed avere una comunicazione europea ed internazionale democratica, senza discriminazioni.