Roma, 24 agosto - " Cossiga me lo ha detto in un colloquio telefonico: l'incontro col Dalai Lama (premio Nobel per la pace) non si può fare, non è autorizzato dal Governo italiano per esigenze di buoni rapporti con Pechino". E' quanto oggi rende noto il parlamentare radicale Giovanni Negri alla vigilia sia della visita ufficiale di Andreotti in Cina ( 15 settembre ) che dell'arrivo del Dalai Lama in Italia ( 29 agosto, per il meeting di Rimini ).
" E' tragico ma vero - afferma Giovanni Negri - Bush riceve il Dalai Lama alla Casa Bianca, il Congresso nega alla Cina la clausola della nazione più favorita e Andreotti non solo non autorizza l'incontro al Quirinale col Dalai Lama ma addirittura si lamenta della sua presenza al meeting di Rimini, rifiutando di partecipare ad una tavola rotonda alla quale era previsto l'intervento del leader dei tibetani in esilio".
"In Cina - prosegue il parlamentare radicale - la repressione delle minoranze etniche e religiose è feroce, recentemente è stato arrestato anche il vescovo cattolico di Shangai, ma evidentemente per Andreotti sono fatti interni irrilevanti, visto che andrà a sancire l'amicizia italo-cinese non solo a Pechino ma anche a Lhasa, la capitale tibetana occupata da un esercito che in trent'anni si è reso responsabile del genocidio di oltre un milione di persone.".
Giovanni Negri annuncia nella sua dichiarazione "diverse iniziative, parlamentari e non, per fare opera di verità e di chiarezza sulla realpolitik cinese di Andreotti. Questa volta il mandarino Giulio ha passato il segno.".