18 aprile 1995
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SOMMARIO. Notizia di agenzia, che fornisce gli elementi relativi al problema dell'insufficienza dei fondi umanitari destinati dall'UE alle situazione di emergenza all'estero e alle proposte di ulteriore loro riduzione. Riporta il "grido d'allarme" della Commissaria Emma Bonino.
bruxelles un grido d'allarme per l'insufficienza dei fondi che i paesi dell'ue destinano all'assistenza umanitaria all'estero è stato lanciato oggi dalla commissaria europea emma bonino, secondo la quale di fronte a una serie di crisi "di gravità sempre più acuta e galoppante" i quindici vorrebbero ridurre gli stanziamenti dai 764 milioni di ecu del 1994 a soli 579 milioni di ecu per il 1995 (da 1.720 a 1.300 miliardi di lire, al cambio attuale).
in un intervento davanti alla commissione per lo sviluppo del parlamento europeo, bonino che dirige l'ufficio per gli aiuti umanitari (echo) della commissione europea ha anche notato che dei circa 7.800 miliardi che l'intera comunità internazionale ha destinato l'anno scorso agli aiuti umanitari, i due terzi circa provenivano dai paesi dell'ue, tramite echo, tramite i fondi per l'aiuto allo sviluppo della convenzione di lomé e tramite i contributi dei singoli stati membri.
di fronte a tragedie quali quelle della ex jugoslavia o del ruanda e del burundi e al moltiplicarsi delle crisi umanitarie in varie parti del mondo ha aggiunto la commissaria si viene spresi da "un sentimento d'impotenza", ma bisogna anche dire che l'azione umanitaria non puo' sostituirsi a quella politica e in particolare a un'attività diplomatica che miri a prevenire le crisi e per la quale anche il parlamento europeo deve esercitare pressioni.