Roma, 1 ottobre - Il coordinamento politico del PDS ha deciso a maggioranza che il partito non appoggerà il referendum contro le sanzioni penali per i consumatori previste nella legge Jervolino Vassalli, promosso su iniziativa del Coordinamento radicale antiproibizionista (CORA) e del Partito radicale. La minoranza di sinistra era invece favorevole ad un pieno sostegno a questo referendum. Il gruppo dirigente occhettiano ha dichiarato di non essere contrario all'abolizione delle misure repressive verso fumatori di spinello e tossicodipendenti ma di valutare "poco opportuna" l'iniziativa referendaria.
Il CORA giudica la scelta del PDS un grave errore che contraddice scelte di fondo del partito e il suo comportamento parlamentare. Il CORA ritiene che il processo di avvicinamento tra PDS e PSI non debba essere inquinato da cedimenti tattici su materie che toccano questioni cruciali di libertà, di diritto e di democrazia. il CORA rivolge un appello a tutti i militanti del Pds e della Sinistra giovanile perché entrino a far parte dei comitati promotori del referendum sulla legge sulla droga, accanto ai numerosissimi esponenti del Pds che - primo fra tutti Stefano Rodotà, presidente del partito - hanno sottoscritto sin dal primo momento l'iniziativa.