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Agora' Agora - 11 ottobre 1991
ANCORA UN SUICIDIO PER POCHI GRAMMI DI DROGA. IL DECRETO MARTELLI NON SERVE. RINVIA SOLO IL PROBLEMA E SCARICA LE RESPONSABILITA' SUI GIUDICI E SULLA POLIZIA. IL REFERENDUM E' NECESSARIO CONTRO LA COLPEVOLE MIOPIA DI CHI HA VOLUTO LA LEGGE E CONTINUA A SOSTENERLA. DICHIARAZIONE DI VANNA BARENGHI, VICESEGRETARIA DEL CORA

Roma, 11 ottobre - Sebastiano Rolando, un ragazzo di 24 anni di Biella, è l'ennesima vittima della legge Jervolino-Vassalli. Si è suicidato col gas di scarico della propria auto perché denunciato per il possesso di un grammo di eroina.

Dopo i suicidi in carcere della scorsa estate continua dunque il dramma dei ragazzi denunciati o messi in carcere per pochi grammi di droga.

Il decreto Martelli, la tanto sbandierata "interpretazione autentica" della legge, approvato definitivamente dal Parlamento pochi giorni fa, dunque non serve a niente. Rinvia solo il problema, scaricando sui giudici e sulle forze di polizia la responsabilità dell'applicazione di una legge assurda, che continua a provocare drammi e tragedie, ma che lascia sostanzialmente indisturbati i trafficanti, mentre dilaga il potere della criminalità organizzata.

Non è nostra intenzione speculare su questa nuova tragedia, ma questa situazione va denunciata proprio di fronte ai toni entusiastici del ministro Jervolino e del prefetto Soggiu per i quali la bontà della legge è fuori discussione. La morte di Sebastiano Rolando, come quella di tanti altri, poteva essere evitata se solo la politica sulla droga nel nostro paese fosse condotta con ragionevolezza e lungimiranza. E' l'ora di riflettere seriamente sui guasti prodotti dal regime proibizionista e di cambiare strada, come già alcune città europee hanno deciso di fare.

Il referendum promosso dal Cora e dal Partito Radicale per l'abrogazione delle sanzioni penali nei confronti dei consumatori di droghe e contro le limitazioni alla libertà terapeutica dei medici, va in questo senso. E ci auguriamo che quelle forze politiche e sociali che più hanno sostenuto l'attuale legge prendano finalmente in considerazione quelle ragionevoli proposte di cui il Cora si è fatto promotore in questi anni e che all'estero stanno divenendo oggetto di attenta e seria sperimentazione.

 
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