Zagabria, 20 ottobre 1991 - Tutti coloro con cui ha parlato la delegazione radicale presente in questi giorni in Jugoslavia per l'organizzazione del prossimo consiglio Federale che si svolgerà a Zagabria dal 31 ottobre al 3 novembre, hanno accolto con grande interesse e soddisfazione la proposta di Sandro Ottoni di una iniziativa parlamentare tesa a forzare il blocco navale intorno a Dubrovnik. Gli osservatori CEE (che qui vengono chiamati "i gelatai", per via della tuta bianca che indossano) hanno ottenuto dall'esercito il permesso di entrare in città, mentre la periferia viene bombardata, si stringe la morsa della fanteria, le case vengono derubate ed i beni rivenduti al mercato di Sarajevo...

Nel fitto gruppo di profughi giunti sabato a Zagabria, si trovano anche centinaia di studenti. Circa 150 di questi hanno iniziato oggi uno sciopero della fame per segnalare al mondo la gravità della situazione. I loro concittadini si trovano senza cibo nella città assediata. Una degli studenti è figlia di un deputato neoiscritto radicale, il quale digiuna a sua volta. Nel corso di una telefonata, oggi stesso ha dichiarato che l'esempio di Marco Pannella, di cui sono stati da lui informati, è stato uno stimolo per questa iniziativa nonviolenta. Su sua richiesta, gli sono stati forniti consigli su come attuare un digiuno nonviolento: il cappuccino, le vitamine, l'acqua, la fascia sul braccio ecc.

Domattina manifesteranno nella piazza principale di Zagabria, mentre oggi erano fuori dal Parlamento a cantare.