Sotto l'appello del Pr per l'abolizione della pena di morte in Unione Sovietica, si sono aggiunte le firme di:
Richard BEYMER, attore
Stanley ARONOVITZ, docente di Sociologia alla Cuny Graduate School
Ronald ALTBACH, produttore cinematografico
Jean MOTTARD, vice Presidente della Camera dei deputati belga (lettera: "Ho ricevuto la vostra lettera del 9 settembre e sono felice che organizzate una campagna parlamentare mondiale per arrivare all'interdizione effettiva della pena di morte nel mondo, incentrata in particolare in questo momento in Unione Sovietica. Massacri detti legali dopo decisioni senza dibattimento che sfociano in uccisioni di decine di persone all volta sono ormai piùnumerose che in Cina. Per quanto riguarda il Belgio, la pena di morte è sempre scritta nel nostro codice penale ma fortunatamente non è più applicata da più di un secolo nel diritto comune. Era applicata dopo la liberazione del Belgio per la repressione dei reati contro la comunità civile. La Commissione Giustizia della Camera aveva iscritto all'ordine del giorno la soppressione dal nostro codice penale della pena di morte. Lo scioglimento delle Camere impedirà sfortunatamente che questo testo sia soppresso fal nostro codice penale. La proposta del governo è tuttavia di
mantenerla in tempo di guerra. Per quanto mi riguarda, a titolo personale, am insieme a molti altri, è il caso di sopprimerla anche in tempo di guerra. Potete dunque prendere nota della mia adesione. Così come fa Amnesty International, bisognrerebbe insistere sullo scandalo delle esecuzioni negli Stati Uniti che arrivano al punto di riguardare dei minorenni, con la precisazione che le condanne a morte di minorenni riguardano i neri e che le giurie sono composte di bianchi...")
Michel DESTOT, deputato francese (lettera: "Nel momento in cui festeggiamo in Francia il decimo anniversario dell'abolizione della pena di morte sono molto felice di farvi sapere che appoggio la vostra campagna per l'interdizione effettiva della pena di morte in Urss. Aggiungo quindi la mia firma alla lista che mi avete fatto pervenire, e spero che questa azione che onora il sentimento di umanismo delle persone che ne sono all'origine darà rapidamente dei risultati concreti")
HENRI LABORIT, luminare della medicina francese (lettera: "Confermop evidentemente quel che ho detto al telefono in risposta alla vostra richiesta di appoggiare il Partito Radicale per l'abolizione della pena di morte in Urss, ed io mi ci associo volentieri. Temmo tuttavia che il fatto di realizzare questo movimento all'indirizzo dell'Urss, vi faccia dimenticare che il grande paese che spesso ci offre lezioni di moralità, gli Stati Uniti, a cmantenuto questa pena. Perchè non intraprendere ora la stessa azione verso di loro? Non temete anche che numerose personalità che vi hanno dato il loro consenso non l'abbiano fatto in risposta a un vecchio sentimento affettivo contro il comunismo, senza che l'etica o sedicente tale c'entri in nessun modo. Ho ben ricevuto i tre numeri del giornale in francese "Il Partito Nuovo". Infine, accetto volentieri di far parte della vostra lega per l'interdizione della pena di morte entro il Duemila.")