(AGI) - Roma, 8 novembre - "Via l'ambasciatore dei golpisti" lo striscione, esposto dai radicali durante la manifestazione davanti all'ambasciata jugoslava, ha mandato su tutte le furie i diplomatici della rappresentanza jugoslava. In una nota l'ambasciata fa notare che il rappresentante diplomatico e le altre istituzioni federali non sono state fondate da un partito né è stato il "partito" a stabilire i rapporti di amicizia tra Jugoslavia e Italia.
"Non si può non rimanere meravigliati - aggiunge la nota - dall'aizzamento contro l'Ambasciata Jugoslava a Roma e dalle offese pronunciate nel corso della manifestazione che sono contrarie alle norme generalmente accettate del diritto internazionale, alla convenzione di Vienna sui rapporti diplomatici ed ai documenti CSCE".
L'ambasciata accusa i radicali di istigare l'odio nazionale ed aizzare un popolo contro l'altro in Jugoslavia, invece di impegnarsi per placare la crisi.
Secondo i radicali, alla manifestazione hanno partecipato numerosi cittadini croati residenti in Italia e, per venerdì prossimo, hanno annunciato una nuova protesta,questa volta davanti a Palazzo Chigi, per chiedere al governo italiano l'immediato riconoscimento delle Repubbliche di Croazia e Slovenia. (AGI)