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Agora' Agora - 16 novembre 1991
LA MANIFESTAZIONE RADICALE SULLA STAMPA UNGHERESE

Sabato, 16 novembre 1991. Particolarmente buoni, anche se non molto lunghi, i servizi dell'"Uj Magyarorszag" (filo-governativo), del "Esti Hirlap" e del "Magyar Hirlap" che riportano ciascuno la manifestazione radicale con una foto.

Cosi nel "Uj Magyarorszag" in prima pagina una foto con uno slogan "Libertà per il Kossovo" ed un testo nel quale si puo' leggere: "Come in altre capitali europee, i membri del PR hanno manifestato di fronte all'ambasciata yugoslava per il riconoscimento delle Repubbliche di Croazia e Slovenia".

Nel "Magyar Hirlap" in pagina 3, sotto il titolo "manifestazione di fronte all'ambasciata yugoslava", un articolo nel quale viene riportata una dichiarazione della radicale Anna Tothfalusi: "La presenza di un'ambasciata yugoslava a Budapest è una impostura. La Yugoslavia non esiste piu' e tutti lo devono ammettere. Tutte le repubbliche e le regioni devono essere libere ed indipendenti per poter scegliere liberamente. Pensiamo che la politica esageramente cauta del governo ungherese sia incomprensibile cosi comé pensiamo che la politica dell'Europa Occidentale sia rivoltante."

Modesto il "Magyar Nemzet" che riporta in quinta pagina in un trafiletto che "i membri del PR hanno manifestato di fronte all'ambasciata yugoslava per il riconoscimento delle Repubbliche di Croazia e Slovenia. I partecipanti volevano dare l'equivalente in denaro di un biglietto Budapest-Belgrado all'"ambasciatore-impostore della Serbia (ex-Yugoslavia)". La loro donazione è stata accettata da un impiegato dell'ambasciata".

Il Pesti Hirlap invece titola "Biglietto per l'ambasciatore". Nell'articolo, accompagnato da una foto della manifestazione, si puo' leggere sostanzialmente la stessa cosa riportata dal Magyar Nemzet.

Sull'"Esti Hirlap" (oltre ad una bella foto di Massimo Lensi con un cartello "Ambasciatore-Impostore, torni a Belgrado") il giornalista comincia col citare alcuni degli slogan "Anche i serbi hanno diritto alla democrazia", "Milosevic-razzista-comunista-fascista", "politici ungheresi, con la dittatura di Milosevic non ci sono diritti possibili per le minoranze ungheresi di Voivodina". Prosegue col spiegare gli obiettivi delle manifestazioni radicali di Mosca, Bruxelles, Roma, Praga e Budapest.

Di cattivo gusto invece il "Kurir" che, sotto il titolo "degli uomini sandwich davanti alle porte di fero" riporta una foto con l'unico slogan degli anarchici tra i piu' di cinquanta slogans della manifestazione radicale. Seguono alcune dichiarazioni presentate in modo incoerente di alcuni manifestanti.

 
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