"Mentre i mass media di tutto il mondo danno giustamente il massimo rilievo alla vicenda ex-jugoslava, questa, in Italia, viene presentata, a sinistra come a destra, da TG3 come da TG2 e 1, dalla Fininvest, più o meno come una catastrofe naturale. Niente dibattito politico, niente confronto di obiettivi e responsabilità contrapposti, come è nella realtà sin dalla primavera scorsa. Il Partito Radicale è stato pressochè solo ad individuare la criminale irresponsabilità della scelta europea e di quella italiana, dalla maggioranza di Governo alle "opposizioni" del PDS e del MSI.
La vergogna della complicità con l'aggressione dell'esercito golpista e dei razzisti al potere in Serbia viene celata, appunto, come una vergogna. Come lo si cela in un paese totalitario. La contraddizione fra le immagini e i racconti degli inviati, le posizioni assunte da molti editorialisti, ed il sostegno di fatto alle scelte politiche che si continuano a fare, attraverso la censura alle iniziative ed alle lotte perchè vengano radicalmente cambiate, è evidente.
Cerchiamo inutilmente, nella stampa e nella politica, i "dieci giusti" per cui una città può esser salvata; l'equivalente dei dodici senatori italiani che non votarono il Concordato, dei dieci professori d'università che non giurarono fedeltà al fascismo.....
E non li troviamo."