Articolo tratto dal quotidiano Vecernji List, 25-11-91 Tre quarti dei feriti che si trovavano all'ospedale di Vukovar mancano all'appello. Lo ha dichiarato domenica 24 novembre il ministro della sanita' croato Andrija Hebrang: "Ci sono stati consegnati solo 72 dei circa 350 feriti che erano ricoverati all'ospedale di Vukovar. Voglio una risposta su dove sono i feriti e le altre persone che mancano. Attendiamo il rapporto della Croce Rossa internazionale e della missione europea i cui rappresentanti si trovano all'ospedale". Pochi giorni fa, i rappresentanti della Croce Rossa internazionale a Vukovar avevano informato il segretariato di Ginevra di essere nell'impossibilita' di svolgere il compito per cui si erano recati sul posto, ovvero controllare l'evacuazione di feriti e civili e garantirne la sicurezza. La sera del loro arrivo, il primo giorno dell'occupazione di Vukovar, erano stati costretti a uscire dall'ospedale dai militari che ne avevano appena preso il controllo: per tutta la notte non hanno potuto controllare cosa stava accadendo all'interno. Le
fonti croate affermano che il comandante dei federali ha subito diviso il personale sanitario dai feriti, e fra questi ha isolato gli appartenenti alle forze croate, che sono poi stati imprigionati nella caserma di Vukovar. Prigioniera anche la dottoressa Vesna Bosanac, direttrice dell'ospedale, e il resto del personale sanitario.
Da Belgrado si giustifica il fatto affermando che la dottoressa e' trattenuta perche' si vuole istituire un'inchiesta sulle sue responsabilita' nella morte di persone i cui cadaveri sono stati ritrovati intorno all'ospedale; la si accusa di aver trascurato i feriti dell'armata, fatti prigionieri in combattimento e trasportati all'ospedale di Vukovar. Il generale Raseta, rappresentante dall'armata federale ai negoziati di Zagabria, domenica ha affermato di non sapere dove si trova la dottoressa Bosanac, ma ha dichiarato che e' viva e sta bene.
Un'altra persona scomparsa della quale si chiedono notizie e' il corrispondente di Radio Zagabria da Vukovar, Sinisa Glavasevic. Ferito alla testa, era partito con uno dei convogli di feriti evacuati dalla citta', ma i militari lo hanno riconosciuto, arrestato e portato non si sa dove. Appelli per la sua salvezza sono stati diffusi negli ultimi giorni dai colleghi e ripresi dalle associazioni dei giornalisti di vari paesi (in particolare modo negli Stati Uniti). Il generale Raseta ha detto di non sapere nulla di Glavasevic, che da tre mesi mandava in onda i suoi servizi quotidianamente, diffondendo in tutta la Croazia le notizie sulla situazione a Vukovar; Raseta ha affermato: "Non so
chi sia, ma se mi rivogete una richiesta scritta mi informero'".