Dichiarazione di Giovanni Negri, coordinatore del Comitato dei referendum per la riforma democratica.
La censura globale e generalizzata di tutte le reti e testate RAI sul confronto fra Giannini e Cirino Pomicino (ampiamente ripreso dalla stampa) si aggiunge all'indecoroso silenzio sui referendum, alla falsa informazione del Tg1 sui risultati di Brescia ed in generale ad una gestione feudale ed umiliante della pubblica informazione.
A fronte di tanta censura si registra, per contro, un presenzialismo volgare ed esasperato di Ministri, Sottosegretari, portaborse e famigli dediti alla loro personale campagna elettorale.
Tale situazione non è ulteriormente sopportabile. Il suo primo responsabile è il direttore generale della Rai, il democristiano Gianni Pasquarelli.
Spero che il direttore generale abbia la dignità di dimettersi.
In caso contrario sarà bene aprire fin d'ora ai tavoli dei referendum la campagna di raccolta delle firme per sgomberare gli arroganti da Viale Mazzini e restituire la Rai ai cittadini.