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Agora' Agora - 28 novembre 1991
DAL PARLAMENTO EUROPEO UN VOTO PER UNA NUOVA POLITICA SULLA DROGA. DICHIARAZIONE DEL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLA DROGA, MARCO TARADASH.

"E' finito, almeno sul piano formale, il monopolio dell'ideologia proibizionista sulla politica della droga. E' il primo passo per mettere fine al monopolio delle organizzazioni criminali sul traffico di droga". Questo il commento di Marco Taradash, eurodeputato antiproibizionista, al voto che ha chiuso questa mattina i lavori della Commissione d'inchiesta sul traffico di droga nella Comunità europea. Il radicale Taradash, vicepresidente della Commissione per il gruppo verde - rappresentato anche dalla tedesca Claudia Roth - ha aggiunto:

"Con un voto 9 contro 6 (il gruppo socialista, i rappresentanti del Pds, i verdi) che ha messo in minoranza il relatore (il democristiano irlandese Cooney) e le destre, i quindici deputati della commissione d'inchiesta hanno approvato un testo che getta le premesse per una profonda riforma della politica sulla droga fin qui unanimemente perseguita e sostenuta dai parlamenti nazionali della Comunità. La commissione ha sottoposto, nei nove mesi di indagine, ad un esame rigoroso gli effetti della politica fin qui seguita, ha preso atto della sua scarsa efficacia, ha formulato proposte in materia di lotta al riciclaggio e al traffico di droga in vista della caduta delle frontiere interne, ha raccomandato una migliore collaborazione fra gli Stati e una volontà politica maggiore di quella finora dimostrata nella lotta al grande traffico.

"La commissione non si è però limitata a cercare aggiustamenti all'interno del sistema proibizionista. Nelle sue raccomandazioni si domanda 'se - ammettendo che sia possibile - un incremento determinante della repressione possa colpire in misura significativa, se non definitiva, il traffico oppure se non sia opportuno ipotizzare altre strade'. Occorre quindi procedere ad una verifica dei costi e benefici della politica fin qui seguita, sulla base di indicatori che vanno dal diffondersi della delinquenza all'intasamento dei tribunali, dalla diffusione dell'Aids e dei rischi di overdose fra i tossicomani alla corruzione nella politica e nell'economia. Ne deriva che 'deve essere prevista l'elaborazione di politiche nuove'".

Di questa nuova politica la commissione definisce anche i criteri: 'il possesso di stupefacenti per uso personale non dovrebbe essere considerato un reato penale' e 'l'assistenza ai tossicodipendenti non deve più essere ostacolata dalle leggi penali'. Si raccomanda la somministrazione controllata delle sostanze stupefacenti, la distribuzione gratuita di siringhe, l'utilizzo di farmaci sostitutivi, come il metadone o il temgesic. Allo stesso tempo la commissione chiede, per stroncare il riciclaggio del denaro della droga, di 'studiare i mezzi atti a impedire l'accumulo di tali profitti tramite la regolamentazione del commercio delle sostanze oggi proibite'.

Taradash ha espresso la sua grande soddisfazione per l'approvazione di un testo che fa sue le proposte dell'ampio schieramento riformatore che si va organizzando a livello internazionale.

 
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