Roma, 4 dicembre 1991 - "E' il primo provvedimento concreto - ha commentato la consigliera regionale antiproibizionista Vanna Barenghi - che il Consiglio regionale del Lazio approva in favore dei malati di Aids".
La nuova legge consente che i cittadini malati di Aids, compresi ovviamente quelli detenuti negli istituti di pena della Regione, possano migliorare il loro tempo di vita avendo a disposizione, gratuitamente, un'alimentazione adeguata per quantità e qualità attraverso l'assunzione, quando il medico ne riconosca l'opportunità, di idonei integratori proteici.
"Molti malati di Aids spesso si trovano nell'impossibilità fisica di lavorare - spiega Vanna Barenghi - e quindi hanno bisogno estremo di aiuto, a partire dal nutrimento per arrivare a tutto il resto: dall'alloggio alla pensione d'invalidità che spesso arriva quando chi l'ha richiesta è già morto".
Gli 'integratori proteici' che la Regione ha stamattina deciso di distribuire ai malati di Aids, sono prodotti dietetici che servono ad apportare proteine, lipidi o glucidi nella dieta necessaria ai malati terminali che non sono in brado di alimentarsi con i cibi normali.
Come prodotti ospedalieri costano L.3.000 a flacone. In farmacia il costo varia tra L.4.500 e L.8.000 a flacone.
Ogni malato può avere bisogno da uno a otto flaconi al giorno secondo i casi. Quindi la spesa può variare tra L.100.000 e L.1.000.000 al mese per ogni malato secondo la necessità e la prescrizione medica. Sono prodotti non mutuabili.
La nuova legge consentirà che i malati di Aids possano ritirare gli integratori proteici tramite il tesserino, in loro possesso, che dà diritto all'esenzione dal ticket su tutti i medicinali. Ciò potrà avvenire nelle farmacie del Lazio. La Regione curerà la distribuzione dei prodotti.
"Questa legge - aggiunge Barenghi - si rende indispensabile se si considera che il Lazio è la seconda regione d'Italia per numero di casi di Aids".
Sono 1.147 i casi di Aids registrati nel Lazio al 31 ottobre, di cui, presumibilmente, la metà purtroppo morti.