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Agora' Agora - 5 dicembre 1991
MANIFESTAZIONE RADICALE A MAASTRICHT DURANTE I LAVORI DEL CONSIGLIO EUROPEO E A STRASBURGO DURANTE LA SESSIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO - NO ALL'AFFOSSAMENTO DELL'UNIONE POLITICA - RESPINGERE IL PROGETTO DI TRATTATO - STATI UNITI D'EUROPA SUBITO - MAASTRICHT COME MONACO - RICONOSCIMENTO DI CROAZIA E SLOVENIA

Roma, 5 dicembre - Militanti radicali provenienti da tutti i paesi europei manifesteranno a Maastricht il 9 dicembre e a Strasburgo il 10 dicembre contro l'affossamento dell'Unione politica, economica e monetaria europea, per gli "Stati Uniti d'Europa", perché sia respinto il progetto di Trattato attualmente concordato dalle cancellerie europee. Nel corso delle manifestazioni, alle quali saranno presenti Marco Pannella, Emma Bonino, Presidente, Sergio Stanzani, segretario e Paolo Vigevano, tesoriere del Partito radicale, e numerosi parlamentari iscritti al Partito radicale fra cui Adelaide Aglietta (presidente del gruppo verde al Parlamento europeo), Peppino Calderisi (presidente del Gruppo Federalista Europeo Camera dei Deputati), Lorenzo Strik-Lievers (presidente del Gruppo Federalista Europeo Ecologista del Senato), verrà chiesto ai governanti dei paesi i cui parlamenti hanno votato documenti vincolanti di tipo federalista (Bundestag e Bundesrat, Cortes, Camera e Senato italiani, Parlamento belga) di non

sottoscrivere la proposta di Trattato attualmente in esame e comunque di non portarla a ratifica nei rispettivi parlamenti se non verrà accettata dal Parlamento europeo.

I manifestanti denunceranno in particolare il comportamento del Ministro degli esteri italiano che si è reso complice del sabotaggio operato da altri stati membri della Comunità contro l'istituzione dell'Unione europea e contro il conferimento dei poteri legittimi al Parlamento europeo, tradendo così gli impegni approvati a stragrande maggioranza dagli italiani con il referendum del 1989.

Affossando l'Unione politica, i governi europei si assumono la tragica responsabilità di far mancare alle nuove realtà statali nate dal dissolvimento dell'impero sovietico l'unico polo di riferimento democratico e l'unica prospettiva di nuova aggregazione federalista esistente in Europa, favorendo così lo svilupparsi di nuove e pericolose tentazioni nazionalistiche, militariste e golpiste. L'inerzia della Comunità europea di fronte all'aggressione della Croazia e la sua complice tolleranza verso l'espansionismo e il militarismo serbo, ha mostrato il vero volto di una classe di governo europea che a Maastrich, come negli anni trenta, di fronte alle aggressioni fasciste, a Monaco, celebrerà la sua impotenza e miopia dinanzi al baratro che essa favorisce e prepara.

Nel corso delle manifestazioni a Maastricht e a Strasburgo verrà anche chiesto l'immediato riconoscimento delle Repubbliche di Croazia e Slovenia e il ritiro degli ambasciatori a Belgrado, obiettivi per i quali stanno digiunando fra gli altri Marco Pannella (dal 17 novembre), Alexander Kalinin, deputato al mossoviet (dal 26 novembre), Mamuka Tsagareli, deputato del Congresso georgiano (dal 28 novembre), Josip Valincic, deputato del Parlamento croato (dal 26 novembre).

 
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