Strasburgo 10 dicembre 1991
Caro direttore,
1) da 20 giorni almeno l'azione del Partito Radicale relativa alle vergognose responsabilità dell'Europa e dell'Italia assunte in occasione del conflitto "ex-jugoslavo" si esprime anche attraverso forme nonviolente di lotta quale il digiuno di suoi membri del Consiglio Federale dei Parlamenti sovietico, russo, ucraino, cecoslovacco, rumeno, italiano europeo, croato -fra i quali i deputati di Dubrovnik-Ragusa e di Osijek). Per mio conto, di nuovo, oltrepasso i venti giorni....
Da parte di tutta la stampa italiana, senza eccezioni, l'ostracismo è stato toale. Perchè parlo di ostracismo?
2) l'azione del Pr si è concretata nella iscrizione al Partito Radicale del Presidente del Consiglio, del Vice Presidente del Consiglio, del Presidente della Repubblica Mesic, del Presidente del Parlamento del Kossovo (disciolto), di quasi trenta parlamentari croati, del Viceministro degli Esteri sloveno, di intellettuali e di militanti nonviolenti, fra i quali non pochi trovatisi "al fronte".
Sfido chiunque a sostenere che non si tratti di "notizie". Sfido chiunque che l'ASSENZA TOTALE di interviste, di dibattiti, di informazioni non sia un comportamento allarmante, da comprendere. Direi da conoscere.
3) Se fossimo dei "violenti" o se accettassimo di praticare forme violente, "esasperate" di manifestazione e di lotta, avremmo certamente usufruito del privilehgio di grande pubblicità, riprovazione ma informazione, e anche di dibattiti per le nostre male azioni. Invece anche le nostre azioni istituzionali, parlamentari, in ogni sede, sono state puntualmente ignorate.
4) La classe giornalistica italiana mostra in tal caso ancora una volta una forma di cultura e di presenza civile che riesce ad esprimersi con una eccezionale precisione e compiutezza: geometrica, aritmetica, prima che "storicamente" totale. Senza contraddizioni. Alla valanga di informazioni obbligata sulla ex-yugoslavia corrisponde una politica che vuole trattarla come una sorta di "catastrofe naturale". Coloro che non dormivano e non ci facevano dormire , lo scorso anno, per commentare notizie e posizioni diverse sulla Guerra del Golfo oggi sono massicciamente impegnate ad impedire qualsiasi dibattito politico, qualsiasi conoscenza vera dell'accadimento. Tg3, in questo, eccelle. Gli altri, naturalmente, non eccellono nemmeno in questo.
Ciò premesso, contro l'immagine ignobile di questa Europa e di questa Italia, che ripete quella degli anni trenta, da sinistra (la Francia del Fronte Popolare, Parigi la Rossa, che è neutrale nei confronti del golpe militare contro la Repubblica legale in Spagna, mentre ufficialmente le truppe naziste e fasciste sono lì impegnate) e da destra, confusa con nazismo e fascismo, noi insisteremo.
Siamo costretti in particolare dal vostro atteggiamento ad "andare oltre", a "non mollare".
Per questo, QUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL PARTITO RADICALE ED EURODEPUTATO DAL DIGIUNO E DALLA ATTIVITA' IN CORSO PASSO ALLA DECISIONE DI TRASFERIRMI AD OSIJEK, ENTRO NATALE (e ben prima se sarà possibile) INDOSSANDO L'UNIFORME CROATA PER UN SERVIZIO NON ARMATO DI "prima linea", in attesa che il PR possa assumere una decisione analoga a livello di Partito e non più solamente di iniziativa politica personale.
Non la ringrazio Signor Direttore
Le porgo i più distinti saluti
Marco Pannella
P.S. In questa mia decisione, che sarà illustrata alle ore 15 al Parlamento Europeo in una Conferenza-stampa che vi terrò con il premio Sakharov 1991, Adam Demaci, sarà, penso, agevole ritrovare la diretta ispirazione gandhiana con assunzione piena di responsabilità in occasione della guerra contro gli Zulu e della prima guerra mondiale.