4 maggio 1995
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SOMMARIO. La nota stampa informa in merito alla "svolta" concettuale avviata da Emma Bonino, secondo la quale - prendendo anche spunto dalla vicenda della nuova convenzione con il Marocco - il settore pesca dovrà promuovere integrazioni e nuovi rapporti con altri settori economici della Comunità, anche per poter assumere un altro ruolo, più importante e di peso nell'ambito degli equilibri economici e politici dell'Ue.
(ANSA) bruxelles, 4 mag - l'influenza politica del settore della pesca nell'unione europea e' di lieve importanza e se il comparto vuole rafforzare la sua capacita' negoziale deve ricercare l'appoggio di altri settori dell'economia.
e' questa la convinzione che il commissario europeo alla pesca emma bonino ha espresso oggi a bruxelles ai rappresentanti del comitato economico e sociale dell'ue, a cui ha chiesto, come delegati delle diverse categorie economiche e sociali della comunita', di contribuire "a ricercare e mettere in comune interessi reciproci".
tre mesi dopo l'avvio del suo mandato alla commissione europea, il commissario pensa a ricercare maggiori sinergie tra la pesca e altri settori, "come quello dell'agricoltura", i cui interessi "possono essere complementari" e che "nei negoziati internazionali incontrano spesso difficolta' simili".
bonino ha portato come esempio i negoziati in corso tra l'ue e il marocco per il rinnovo dell'accordo di pesca sospeso dal primo maggio. tra l'ue e il governo di rabat i negoziati sulla pesca "sono difficili", ha detto bonino, secondo cui con il marocco altri problemi hanno "un ruolo determinante nel negoziato", come l'accesso dei loro prodotti ortofrutticoli nell'ue. concludendo, il commissario ha ricordato la prossima conferenza ministeriale del mare del nord che si terra' l'8 e il 9 giugno a esbjerg in danimarca.