29.12.91 VECERNJI LIST
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- foto centrale (13x9), didascalia : Marco Pannella e altri radicali transnazionali durante l'incontro con il vice presidente Tomac ed il Ministro degli esteri Separovic.
- sottotitolo: Prima di recarsi ad Osijek la delegazione del partito radicale transnazionale guidata da Marco Pannella ha incontrato le autorità croate
- titolo: CON LA NONVIOLENZA PER LA PACE
Andiamo in prima linea. Indosseremo l'uniforme dell'esercito croato ma non avremo armi. Intendiamo mostrare quanto sosteniamo il popolo croato, ma anche appoggiare tutti i movimenti ed i gruppi che hanno scelto la pace e la nonviolenza nella ex-Jugoslavia, ha dichiarato Marco Pannella.
Zagrabia - Marco Pannella, leader dei radicali italiani (partito radicale transnazionale), ed altri iscritti, hanno incontrato ieri, prima di recarsi ad Osijek, il vice presidente del governo Zdravko Tomac ed il dr. Zvonimir Separovic, ministro degli esteri della repubblica croata.
"La nostra partecipazione nella lotta per il riconoscimento internazionale e la fine della violenza in Croazia, deriva dai principi fondamentali del nostro partito" ha detto M. Pannella, che ha da poco digiunato contro la politica mondiale verso la Croazia.
Motivando la partenza dei membri del partito verso Osijek, dove indosseranno in prima linea le uniformi dell' esercito croato, come un fatto partitico e personale di ognuno di loro, Marco Pannella ha sottolineato che questo non significa abbandonare la politica antimilitarista e la lotta contro la violenza.
"Non saremo armati ma intendiamo mostrare quanto sosteniamo il popolo croato, ma anche appoggiare tutti i movimenti ed i gruppi che hanno scelto la pace e la nonviolenza nella ex-Jugoslavia, compreso quelli che certamente esistono a Belgrado."
Il dr. Separovic ha ringraziato per l'aiuto il sig. Pannella ed ha sottolineato che spera che la repubblica italiana, il 15 gennaio, formalmente dichiari il riconoscimento della Croazia. Il dr. Tomac (con F. Greguric iscritto al partito) personalmente ed in nome del governo ha ribadito che Pannella da tempo ha riconosciuto l'aggressione e, tra i primi, mentre quasi tutti erano contro la Croazia, ha rivelato la realtà dei fatti. Soprattutto sono state preziose le riunioni (i consigli federali ndt.) del partito a Roma e a Zagabria durante le quali il partito trans-radicale ha ufficialmente dichiarato il proprio sostegno.
Indossare le uniformi della guardia nazionale, ha detto ancora, dimostra la coerenza del partito e del sig. Pannella nella loro lotta per un mondo di solidarietà, libertà e nonviolenza.
L'incontro è poi continuato senza la presenza della stampa.
(J.A.)
29.12.91 VJESNIK
pag.10
trafiletto 15 righe su incontro al parlamento
Ringraziamenti di Tomac e presentazione dei radicali come antimilitaristi. Un aiuto per tutta la ex-Jugoslavia.
30.12.91 VJESNIK
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autore: Aleksa Crnjakovic
titolo: L'Europa vuole tranquilLizzarSI la coscienza
Dopo due ore di conversazione con il generale Tus, che ha mostrato molta comprensione per le loro richieste, sei iscritti italiani del Partito radicale, insieme con il loro Presidente Marco Pannella, indosseranno le uniformi dall'esercito croato, e già lunedì si recheranno al fronte, non armati, per dare appoggio a tutti quelli che difendono la loro libertà e la loro democrazia ed ai quali è stata imposta un guerra aggressiva. Alla conferenza stampa organizzata all'Intercontinental, i radicali ed il loro ospite, il dr Zdravko Tomac, vice Presidente del Governo croato, hanno spiegato le ragioni della loro missione di pace.
"CI NEGANO IL DIRITTO ALLA DIFESA": il dr. Tomac, salutando gli ospiti, ha ringraziato i radicali e specialmente il signor Pannella per le loro critiche, con pieno diritto, ad alcuni paesi occidentali, che si impegnano con parole per gli ideali della democrazia, e la libertà dei piccoli popoli, mentre nei fatti lottano per i propri interessi egoistici, e, in nome di quella stessa democrazia e libertà, permettono l'uccisione di civili innocenti nell'Europa di oggi. Il dr. Tomac era della stessa opinione del signor Pannella sul fatto che molti in Europa tentano di tranquilizzare la propria coscienza mandando aiuti umanitari. La Croazia sa apprezzare l'aiuto della "piccola" gente, ma è, nello stesso tempo, cosciente che l'Europa dei responsabili vuole togliersi il peso della responsabilità, ospitando per il Natale i bambini espatriati, mentre dovrebbe aiutare la Croazia affinchè questi bambini possano tornare a casa. Questo è ipocrita e contropoducente. Ne abbiamo abbastanza del comportamento dell'Europa in cu
i si parla degli orrori contro popolazioni civili come se si trattasse di calamità naturali, dice il vice Presidente del Governo croato, ne abbiamo abbastanza di questi aiuti che negano alla Croazia il diritto di difendersi. Continuando ha detto che, alla vigilia del 15 gennaio, ci troveremo di nuovo davanti "ai grandi giochi". Proprio per questo sono importanti le azioni promosse dal signor Pannella e dal signor Piccoli che esigono che sia sciolto l'esercito federale e che i missili, i carri armati e gli aerei siano distribuiti alle republiche della ex-Jugoslavia. Solo in tal caso si può chiedere un certo tipo di unità economica.
DOV'E' LA COSCIENZA DEMOCRATICA: Il vice Presidente del Governo ha portato a conoscenza dei numerosi giornalisti, per di più italiani, gli eventi di sabato, quando è stata bombardata Zagabria con i missili terra-terra. I nuovi missili sono già pronti ad essere usati. Nello stesso tempo, continua il dr. Tomac, i nostri cosiddetti amici europei si chiedono se la Croazia ha il diritto di difendersi e liberare i propri territori. Ha informato i giornalisti delle azioni nemiche nelle quali si "pulisce" la Slavonia occidentale dalla popolazione serba, si distruggono i loro villaggi, al fine di accusare la Croazia di controffensiva e di recupero dei propri territori. Con questo si vuole, da una parte, rallentare le azioni per il riconoscimento internazionale della Croazia, dall'altra, ripopolare la Baranja e la Slavonia orientale con i serbi che, come si dice, sono stati cacciati via dalla Slavonia occidentale. In questo modo indiretto, conferma il dr. Tomac, si vogliono occupare i territori croati. Proprio per que
ste ragioni, ogni aiuto che viene alla Croazia da parte dell'Europa è necessario e la Croazia saprà apprezzare le iniziative del Partito radicale, che in modo pacifico vuole "svegliare" la coscienza democratica del mondo. Il signor Pannella è pronto a dare la propria vita per la difesa di quella altrui, e tali amici saranno segnalati nella storia croata, e la Croazia non li dimenticherà. Secondo Tomac queste azioni possono fermare i giochi intorno alla divisione globale delle sfere e degli interessi. Inoltre ammonisce che ogni sospensione del riconoscmento della Croazia, ogni giorno "costa" da 50 a 100 nuove vittime. Anche quelli che non fanno niente, avranno le mani insanguinate, sostiene Tomac, invitando l'America e l'Europa a fermare la guerra, perchè loro lo possono fare.
Il Presidente del Partito radicale, Marco Pannella, è cosciente dei momenti decisivi in cui si trova la Croazia. I membri del suo Partito, che sono ogni giorno più numerosi, forse portano un'idea utopica, che con la nonviolnza si possa fermare la guerra, ma d'altra parte sono sempre più numerosi i difensori di tali idee. Questo pacificatore italiano ha esperesso un grande piacere per l'incontro con il generale Tus, l'incontro che solo a prima vista può sembrare un incontro tra "violenti" e "nonviolenti". Il generale Tus non è stato freddo nel suo benvenuto, ha offerto agli ospiti l'uniforme dell'esercito croato e la scorta in qualsiasi posto loro volessero andare. Anchè se è molto preoccupato per la Croazia, Pannella non ha dimenticato due milioni di albanesi nel Kosovo che sono sacrificati e che non hanno nemmeno il diritto di presentarsi ad Helsinki come "un problema". Marco Pannella non ha dimenticato nemmeno i soldati dell'esercito federale, macedoni, albanesi, bosniaci, croati che sono costretti a fare
la guerra, che sono sacrificati, che sono costretti ad essere uccisi ed ad uccidere. Il politico italiano ha sostenuto la formazione di brigate nonviolenti al fronte. Gli iscritti al Partito radicale saranno presenti al fronte croato per qualche giorno tentando di evitare tutti i pericoli e tentando di capire la situazione o, come dice il signor Pannella, di condividerne la realtà. Divideremo con coloro con cui vogliamo essere, il pane nero e il tempo, dice Pannella.
"ITALIA NON HA UNA POLITICA ESTERA": Quando è stato chiesto che cosa ne pensa della politica estera italiana, che a volte ai croati sembra inconstante, Pannella ha risposto che la politica estera italiana non esiste. I socialisti con De Michelis in testa sono, in realtà, i successori di Chamberlain e tutti quei politici europei che hanno cambiato opinione solo quando gli assassini hanno bussato anche alle loro porte. Sono gli stessi che hanno permesso l'ascesa di Hitler, di Mussolini e di Stalin, mentre potevano fermarla. La politica italiana e quella europea è così com'è, ma proprio per questo i radicali vogliono rinforzare le posizioni di politici come Piccoli, e il loro fronte è sempre più forte. Pannella ha descritto il suo colloquio con Cossiga, nel quale lo ha informato dell'iscrizione di Stipe Mesic al Partito Radicale. Il Presidente Cossiga si è detto d' accordo che è neccessario riconoscere al più presto possibile la Croazia e le altre republiche della ex-Jugoslavia che hanno proclamato l'indipenden
za e che occore fermare le azioni paleobolsceviche. Ma già il giorno dopo, dice Pannella, De Michelis consente un intervista alla Politika, che però non è stata pubblicata e su questo fatto Pannella ha espresso il proprio rammarico. Pannella definisce una tale politica come contradditoria.
Ancora una volta esprimendo la gratitudine a Pannella ed ai suoi coleghi del partito, il dr. Tomac ha detto che la loro presenza sul fronte, anchè senza armi, sarà d'appoggio a tutti quelli che sono costretti a difendere la propria vita.
30.12.91 VECERNJI LIST
pag. 4 al centro in basso
foto (13x9): Il comandante delle forze armate, gen.Tus, Marco Pannella e Lorenzo Strik-Lievers.
sottotitolo: Il generale Tus ha incontrato Pannella ed i radicali italiani.
titolo: LA VIOLENZA NON HA VERA FORZA
- Siamo gandhiani, ma non potevamo permetterci il lusso e non avevamo altra possibilità in questo conflitto che scegliere la parte degli aggrediti, la parte di coloro che difendono i loro diritti, ha dichiarato Marco Pannella.
Zagabria - Il generale della guardia Anton Tus, comandante supremo dell'esercito croato, ha incontrato una delegazione del partito radicale transnazionale, guidata da Marco Pannella.
"Siamo gandhiani, ma non potevamo permetterci il lusso e non avevamo altra possibilità in questo conflitto che scegliere la parte degli aggrediti, la parte di coloro che difendono i loro diritti" ha dichiarato Marco Pannella. Pannella ritiene che " bisogna rendere noto ai golpisti Serbi che la violenza che stanno attuando non ha alcuna vera forza", e stima che la guerra potrebbe finire "dopo il probabile riconoscimento della CE il 15 gennaio 1992, ma su questo non si può contare molto."
"Come pacifista sono pronto a indossare l'uniforme dell'esercito croato, specialmente per arricchire la riflessione dei pacifisti", ha sottolineato Pannella che ritiene che non esista neanche un pacifista che sarebbe contro quelle azioni militari-difensive. Panella ha affermato che i radicali vogliono vedere tutto direttamente e informare di questo l'opinione pubblica mondiale. Perciò hanno deciso di andare a Osijek perchè, come ha detto Panella, dopo la caduta di Vukovar l'attenzione del mondo è puntata in questa direzione.
Il comandante dell'esercito croato, Anton Tus, ha appoggiato l'iniziativa di Pannella ed ha apprezzato questa azione pacifista, la cui realizzazione positiva cercheranno di rendere possibile.
"Umanismo e pacifismo che sono postulati fondamentali del vostro programma, sono vicini al nostro atteggiamento verso la vita", ha detto il generale Tus ed ha aggiunto che i loro movimenti possono essere liberi, sia se intendono visitare le prime linee del fronte, sia le retrovie.
Il generale dell'esercito Tus ha informato gli ospiti su quale è il ruolo delle forze federali nell' aggressione della Croazia. Ha raccontato come, dal 21 settembre, a seguito del proclama del ministro della difesa federale Kadijevic alla TV, tutto l'esercito sia stato coinvolto nella guerra. Per quanto riguarda i cetnici ed altri gruppi, Tus ha detto che all'inizio l'esercito ha fornito loro cibo ed armi, poi, dopo un certo tempo, questi sono stati inclusi nelle brigate, per fare "la parte piu' sporca del lavoro", mentre l'esercito interveniva alla fine.
"Noi vorremo che questa sporca guerra finisca al più presto, e la vostra influenza nel mondo può aiutarci", ha dichiarato alla fine dell'incontro d'oggi il generale dell'esercito Anton Tus.(H)
30.12.91 VECERNJI LIST
pag.4 in fondo a destra
sottotitolo: conferenza stampa della delegazione del partito transnazionale
titolo: LA COSCIENZA DELL'EUROPA
Zagabria - In occasione della partenza dei sette membri del partito radicale transnazionale per la prima linea del fronte, ieri all' Hotel Intercontinental il leader dei radicali italiani, marco Pannella, gli altri membri del partito ed il vice presidente del governo croato, il dr. Zdravko Tomac, hanno tenuto una conferenza stampa.
Motivando la partenza dei radicali al fronte, dove indosseranno le uniformi dell' esercito croato, Pannella ha detto che con questa azione i radicali intendono spingere l'opinione pubblica europea e mondiale a dare un appoggio concreto a coloro che combattono per la libertà.
"Decine di deputati di vari parlamenti vogliono accompagnarci, proviamo ad organizzare al fronte le brigate internazionali nonviolente" ha detto Marco Pannella "anche se andremo al fronte senza le armi, questo non significa che siamo romantici. Siamo invece realisti e proviamo a difenderci dai pericoli."
Il dottor Tomac ha dichiarato che quest'azione può aiutare molto a fermare i giochi di spartizione per le zone interessate, mentre si dimentica che ogni giorno di attesa del riconoscimento comporta la perdita di molte vite umane.
"La presenza del sig. Pannella senza le armi al fronte è un sostegno a coloro che sono costretti a difendersi ma anche un appoggio alle forze democratiche in Serbia, ove molti sono costretti contro la loro volontà ad andare in guerra", ha detto ancora il dr. Tomac.
(E.C.)
31.12. 91 VECERNJI LIST
ultima pagina
foto centrale (15x10) Pannella e Fiorelli nella piazza di Osiijek
trafiletto dieci righe.
titolo: PANNELLA A OSIJEK
Il Presidente del CF del PR trans e membro del PE sig. Marco Pannella è arrivato alla destinazione preannunciata- Osijek. Insieme ai suoi compagni il sig. Pannella indosserà la divisa dell' esercito croato e simbolicamente, senza le armi, difenderà Osijek e con i cittadini di Osijek e l'esercito croato aspetterà l'anno nuovo. Per oggi, sempre ad Osijek, si annuncia un incontro dell' ospite italiano con i rappresentanti civili e militari, di cui si riferirà in una conferenza stampa pubblica alle ore 13.
La relativa calma della giornata di ieri è stata interrotta alle 15 quando l'esercito invasore ha lanciato una decina di granate sulla zona sud della città, uccidendo due civili.
31.12.91 TV CROATA
ore 12, 14, 16, servizio ripetuto durante gli aggiornamenti flash, circa un minuto, con immagini di Pannella in divisa croata, assieme al comandante militare di Osijek, Glavas, durante la conferenza stampa.
ore 19,30 edizione principale, 15 secondi, viene annunciata la presenza di M.P. al fronte, per alcuni giorni, come nonviolento.