IL SISTEMA DEI PARTITI NON PUO' PIU' ELUDERE LA QUESTIONE CRUCIALE DELL'OCCUPAZIONE DELL'ECONOMIA E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.Sabato 4 gennaio si chiude ufficialmente in tutta Italia la raccolta delle firme per i referendum Giannini. Lo hanno comunicato oggi Giovanni Negri e Ada Becchi (coordinatore e segretaria del CORID), invitando "i cittadini ad impiegare queste ultime 48 ore per sottoscrivere ai tavoli i referendum abrogativi del ministero delle Partecipazioni Statali e del controllo partitico sulle banche pubbliche e sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno.".
I due esponenti del comitato rivolgono inoltre "un pressante appello a tutti i comitati locali affinchè le firme siano immediatamente inoltrate a Roma. Dal 4 gennaio inizia infatti l'operazione più complessa dell'intera campagna: in soli otto giorni occorre far pervenire al centro, certificare,
controllare e consegnare oltre un milione di firme per ciascuno dei referendum. ".
"Da una prima analisi della raccolta-firme - concludono Giovanni Negri e Ada Becchi - emergono alcuni dati di grande interesse.
Oltre 300.000 cittadini si sono spontaneamente recati presso i Comuni a firmare, un fatto che non ha precedenti in tutte le campagne referendarie sin qui svolte. Fra i tre referendum Giannini il più firmato risulta inoltre quello concernente l'intervento straordinario nel Mezzogiorno: ciò è riscontrabile anche dai dati relativi a tutti i punti di raccolta del Sud.
Sono cifre oltremodo eloquenti, così come quella del risultato globale: più di un milione di firme raccolte in pieno inverno ed in sole dieci settimane. Il sistema dei partiti ora non potrà più eludere la questione cruciale dell'occupazione dell'economia e dell'amministrazione pubblica".