IL GOVERNO IMBROGLIA SUI DATI DELLE MORTI PER OVERDOSE: UNA MACABRA MANIPOLAZIONE PER SALVARE L'IMMAGINE DELLA LEGGE SULLA DROGA.COMUNICATO DEL COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA.
Roma, 30 gennaio - Venerdì 31 gennaio si svolgerà, davanti al Consiglio di Stato, il giudizio sul ricorso che l'Avvocatura dello Stato, in rappresentanza del ministro della Sanità, ha presentato contro una delle due ordinanze di sospensiva emesse lo scorso giugno dal TAR della Lombardia sul decreto n.445 del ministro De Lorenzo.
Il TAR, accogliendo parzialmente la richiesta del CORA, aveva deciso di sospendere con due ordinanze (in attesa del giudizio sul merito) e per i soli ricorrenti, la validità del decreto che limita drasticamente la somministrazione del metadone per via orale nei SERT, vincolandola a terapie a scalare rapide e finalizzate alla disintossicazione.
Grazie alle ordinanze dei TAR due utenti dei servizi, Ennio Chillemi e Angelo Comaschi, possono usufruire del trattamento a metadone in tutta Italia (anche se spesso sono stati frapposti ostacoli o rifiuti contro cui il CORA ha avviato iniziative giudiziarie). Al tempo stesso due medici, Giorgio Inzani (consigliere antiproibizionista alla Regione Lombardia) e Maria Grazia Fasoli, operatrice di una USL bresciana, possono prescrivere metadone al di fuori dei vincoli del decreto ai loro pazienti.
Il ministero della Sanità ha fatto ricorso contro una sola ordinanza, quella relativa ai medici. La decisione del ministro De Lorenzo è tanto più grave quanto più drammatiche sono le notizie relative alla diffusione dell'AIDS fra i tossicodipendenti, provocata dallo scambio di siringhe infette e quelle relative all'aumento delle morti per overdose fra i consumatori di eroina da strada.
A proposito delle cifre fornite dal Governo sul numero dei morti per overdose, il CORA denuncia la falsità dei dati ufficiali e la macabra truffa contabile operata per salvare in qualche modo e misura l'immagine della nuova legge sulla droga. Il Governo ha comunicato un aumento dei morti del 9.9% a dicembre 1991 rispetto ad un aumento che ancora a novembre era del 14% (970 al 30 settembre 91 contro gli 842 alla stessa data del 90). Per far questo sono stati messi a confronto dati completamente diversi: i dati definitivi del 1990 (1147 morti), acquisiti sulla base di notificazioni tardive arrivate nel corso di tutto il 1991, sono stati messi a confronto con i dati acquisiti alla prima settimana del 1992.
L'operato inqualificabile del Governo postula la necessità che in Italia nasca un Osservatorio sul fenomeno droga imparziale e sottratto alla manipolazione di cui è risultato oggetto nel corso dei mesi l'attuale Osservatorio, nato con la legge Jervolino-Vassalli.