GLI ANTIPROIBIZIONISTI DENUNCIANO LA PROGRESSIVA DISTRUZIONE DELLE REGOLE ISTITUZIONALI, LA LIQUIDAZIONE DEL PRINCIPIO DI LEGALITA', LA NEGAZIONE DEL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE, IN UNA SITUAZIONE CHE VOLGE SEMPRE PIU' VERSO SOLUZIONI AUTORITARIE.GLI ANTIPROIBIZIONISTI RITENGONO INSUFFICIENTE LA PRESENTAZIONE DI UN PARTITO SOLO ANTIPROIBIZIONISTA E INDISPENSABILE L'ORGANIZZAZIONE DI UNA NUOVA FORZA ELETTORALE CHE, CON LA PRIORITA' ANTIPROIBIZIONISTA, RAPPRESENTI LE SPERANZE DI CAMBIAMENTO E DI DEMOCRAZIA.
IL CORA SOSTERRA' I CANDIDATI ISCRITTI O ADERENTI, NELLE DIVERSE LISTE ELETTORALI.
Roma, 31 gennaio - Si sono conclusi a Roma i lavori del Consiglio Generale del CORA.
Nel documento conclusivo, approvato a larga maggioranza, gli antiproibizionisti denunciano la progressiva distruzione delle regole istituzionali ormai perfino esibita dai suoi stessi autori e la liquidazione pratica - ma anche codificata, come per la legge Vassalli-Jervolino - del principio di legalità. Gli antiproibizionisti sottolineano come la partitocrazia ed il sistema proporzionale siano uniti, oggi più che nel passato, "nell'impedire lo svolgimento di elezioni democratiche e nel precostituire una campagna elettorale in cui verrà negato il fondamentale diritto degli elettori di essere informati correttamente".
Nel salutare il grande successo della campagna di raccolta delle firme e ritenendo necessario garantire da subito la difesa dei referendum, il Consiglio generale del CORA ha deciso di avviare una grande campagna politica per diffondere le tesi e le proposte antiproibizioniste. Per il successo dell'inziativa antiproibizionista, il CORA considera indispensabile il sostegno e l'apporto del Partito Radicale e rivendica le proprie caratteristiche di associazione federata.
Il documento del Consiglio generale del CORA prosegue valutando che la situazione complessiva del Paese, volgendosi sempre più verso soluzioni non democratiche e autoritarie, richiede una accresciuta e rafforzata presenza antiproibizionista nel Parlamento. Gli antiproibizionisti non ritengono però sufficiente la presentazione di un nuovo piccolo partito ma considerano indispensabile l'organizzazione di una nuova forza elettorale "che, a partire dalla rinuncia alle certezze partitiche di ciascuno, sappia rappresentare, con la priorità antiproibizionista, le speranze di cambiamento e di democrazia di ambientalisti, democratici, federalisti, laici".
Il documento si conclude con la decisione di sostenere i candidati iscritti o aderenti al CORA impegnati nelle diverse liste elettorali.