Il Senato,
considerato che:
il Governo ha proposto lo scioglimento anticipato, sia pure di pochi mesi delle Camere pur riconfermando la validità della propria formula politica, dei programmi che afferma di aver realizzato e dei quali ha illustrato lo sviluppo;
la maggioranza ha consentito a tale linea politica del Governo;
la proposta di scioglimento delle Camere cui il Governo ha fatto riferimento non assume quindi il significato di una conseguenza della crisi del rapporto fiduciario tra Parlamento e Governo e quindi di un mezzo strumentale per superare la crisi proclamata e riconoscuita dal Governo stesso oltre che dalla maggioranza che lo sostiene;
- prassi e dottrina costituzionali escludono la possibilità di uno scioglimento anticipato delle camere sulla base di una mera opzione di opportunità da parte del governo e della maggioranza in ordine al risultato elettorale da conseguire o comunque a proprie finalità politiche, e richiedono invece la sussitenza di condizioni che rendano impossibile il regolare funzionamento delle istituzioni;
- sarebbe gravissimo operare scelte che contraddicessero tali principi, creando un precedente che costituirebbe una lacerazione di delicatissimi equilibri istituzionali;
- sarebbe preoccupante lo squilibrio che, in caso di scioglimento delle camere senza dimissioni del governo, si creerebbe fra un governo nelle pienezza dei propri poteri e un parlamento radicalmente indebolito nei propri, anche in considerazione delle possibilità che così si lascerebbero al governo di influire sulla campagna elettorale al di fuori di ogni garanzia di controllo parlamentare;
impegna il governo
a trarre le conclusioni del confronto svoltosi in parlamento tcrassegnando le proprie dimissioni, non in considerazione di una avvenuta cessazione del rapporto fiduciario con il parlamento ma per offrire al Presidente della Repubblica la possibilità di verificare rapidamente l'impossibilità di costituire un diverso governo e quindi, se lo ritiene, di convocare anticipatamente i comizi elettorali senza determinare precedenti pericolosi per il futuro delle istituzioni.
Corleone, Boato, Strik Lievers, Teodori, Modugno, Pollice