Dichiarazione del senatore Franco Corleone, presidente del gruppo Federalista Europeo Ecologista:
"Di fronte all'arroganza di Cossiga e all'ignavia della maggioranza, che alla conferenza dei capigruppo ha accettato il veto dei socialisti e dei missini e dei laici minori, il governo ha preannunciato la possibilità di un decreto sul provvedimento riguardante l'obiezione di coscienza. Un decreto può essere accettabile solo come risposta alla incapacità di un gesto politico di risposta al rinvio ingiustificato del presidente Cossiga, in questo caso per rispondere all'esigenza di un atto dovuto che il Parlamento avrebbe tutto il diritto e il dovere di esaminare anche a camere sciolte. Se decreto deve essere questo va scritto secondo il testo votato dalla Camera. Di conseguenza saranno le Camere a fare al decreto le modifiche per rispondere, se lo riterranno, ai rilievi del Presidente Cossiga. Se invece si ipotizza un decreto in cui il governo recepisca alcuni rilievi assurdi, inaccettabili (ad esempio già sull'articolo 1 - che è fondamentale - sul diritto soggettivo dell'obiezione), non si può essere d'acco
rdo. In questi termini ci rivolgiamo al presidente Andreotti perchè una situazione già difficile non venga resa ancora più inaccettabile dal punto di vista istituzionale.
Occorrerà riprendere la mobilitazione nonviolenta, come ad esempio il digiuno, per la conversione del decreto stesso in termini accettabili per il contenuto, altrimenti è meglio non farne niente e lasciare il compito al nuovo Parlamento".