COMUNICATO STAMPA
Mentre gli amici Verdi e "Giannini-referendari" si apprestano a prendere le loro decisioni, che spero le più feconde possibili, constato che molte liste, per essere intelleggibili, bene farebbero a chiamarsi con il nome dei loro principali proponenti: un esempio per tutti, la "Rete" che meglio sarebbe individuabile e responsabilizzabile con il nome di Leoluca Orlando, e i referendari stessi con il nome di Massimo Severo Giannini.
E' infatti assolutamente certo che gli elettori non saranno in alcun caso messi in condizioni di giudicare "programmi", degni di tale nome, che dovrebbero essere loro sottoposti in forma di contradditorio, seriamente e lungamente, dalla stampa e dal sistema radio-televisivo, pubblico e privato.
Il che non sarà assolutamente fatto.
Meglio, quindi, ovviare ad elezioni in quanto tali farsesche e indecenti, se giudicate sul piano della democraticità e della legittimità, con la proposizione di concrete storie politiche e civili attraverso i nomi di coloro che ritengano, a torto o a ragione, di averle incarnate e di poterle proseguire.
E' per questo che, in attesa di definitive scelte di aree e di movimenti vicini e amici, mi accingo a passare all'organizzazione di una "Lista Pannella", confortato da incoraggiamenti, in genere (e questo è ancora più importante di altri) provenienti dall'esterno della storia radicale, o del suo gruppo dirigente storico in quanto tale.