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Agora' Agora - 10 febbraio 1992
COMUNICATO STAMPA DI MARCO PANNELLA

ROMA 10 FEBBRAIO 1992. ORE 14

"ORMAI QUASI TUTTI HANNO DECISO QUASI TUTTO. IL METODO BUONO, A QUESTO PUNTO, E' PASSARE AD ORGANIZZARE UNA LISTA POLITICA "PERSONALE", COME PERSONALI LO SONO IN DEMOCRAZIA........POI SI VEDRA'. MA VI SONO TROPPO SUBALTERNI DI REGIME.

" Ormai Verdi, Referendari delle varie scuole, Riformatori dei Clubs, Leghe di vario accento e metallo, Reti, hanno tutti gli elementi per assumere le proprie responsabilità elettorali e politico-elettorali.

Come prevedevo da oltre un anno, anche il PDS sembra aver scelto un assetto tradizionale. Il tutto è ben lontano dalle esigenze di Riforma, democratica, federalista, federalista europea, antipartitocratica. Inoltre, o per cominciare, le prossime elezioni saranno invalidate, costituzionalmente e moralmente, da un uso e un abuso dell'informazione che vanifica totalmente il diritto-dovere del cittadino di "conoscere per scegliere e deliberare", in particolare per l'associazione di stampo nettamente mafioso e di unità "nazionale" che domina la Rai-TV.

La legge della giungla è la sola, oggi, a regolare i comizi elettorali, con i potenti corrotti e corruttori, ed i deboli che si accontentano delle quote elettorali loro preassegnate, con qualche centesimo in più o in meno, subalterni al regime ed al sistema.

In queste condizioni, il metodo corretto, da immediatamente applicare, da parte di chi, come me, non intende stare a questo gioco suicida, nè mettere in causa illegittimamente, grandi bandiere ideali, politiche, programmatiche in una battaglia dall'esito truccato, consiste nel passare alla organizzazione, per il Senato e per la Camera di una lista politica "personale" nel senso in cui "personali" sono le liste democratiche nei paesi democratici anglosassoni.

Fatto questo, poi si vedrà.

I miei obiettivi politici, ideali, programmatici, così come la capacità di realizzare e immaginare in condizioni di estrema povertà, organizzativa, finanziaria, battaglie di democrazia, di tolleranza, di fraternità, di diritto, sono IN FONDO noti alla coscienza profonda di una parte importante del popolo italiano.

In coscienza ritengo di aver mostrato di saper essere quel che gli altri, oggi, a cominciare dai potenti, dai nemici di sempre, assicurano di voler divenire.

Chi vuol darmi una mano, chi ci sta, me lo faccia subito sapere.

Ne ho, ne abbiamo bisogno.

 
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