Caro Direttore,
ti ringrazio sinceramente per l'attenzione e per il rilievo che avete dato alla notizia della decisione di presentare le "Liste Pannella".
Consentimi di chiarire, però, un equivoco. Io non penso affatto che ci si trovi in assenza di grandi riferimenti ideali, programmatici, politico-istituzionali, di Riforma o anche di "Rivoluzione liberale", federalista, internazionalista.
Ma ribadisco, che nel sistema e nel regime partitocratico italiano non è oggi possibile farli conoscere elettoralmente, giudicare, scegliere o condannare, da parte dei cittadini.
Ci si assumerebbe la responsabilità di far ritenere democraticamente rifiutati e sconfitti dal paese, valori, forze, alternative politiche e sociali che invece sono per ora antidemocraticamente, violentemente, illegalmente repressi e impediti.
Nessuna regola viene rispettata in questo sistema e in questo regime, dove vige la legge della giungla. I giochi sono truccati. Non sono quindi affatto in gioco, elettoralmente parlando, nè ideali nè forze alternative. Lotteremo, lotterò, ce la faremo o saremo battuti, rifiutando questa truffa, questo inganno, questa illusione, lasciando eventualmente a lor signori null'altro che le spoglie di un nome, e di una vicenda. Tentando così di fare di queste elezioni una occasione di affermazione e di speranza democratiche ed alternative.