Il segretario del Corel Cesare San Mauro, affermando che i radicali si sarebbero dissociati dalla battaglia referendaria del 9 giugno, compie una grossolana falsificazione della realtà.

San Mauro sa molto bene che senza l'apporto radicale non vi sarebbe stato alcun referendum in materia elettorale, nè quelli promossi nel 1990 - tra cui il referendum del 9 giugno - nè quelli depositati il 14 gennaio, perchè Segni neppure immaginava di poter promuovere richieste di referendum in questo periodo.

Con Negri e Teodori e tantissimi altri radicali, il 9 giugno abbiamo votato e invitato a votare SI per il significato politico di quel voto, evitando però di mitizzare la preferenza unica che con il sistema proporzionale rischia di favorire i candidati più ricchi o supportati dalle segreterie di partito.

Invece di parlare a vanvera, San Mauro pensi piuttosto a far comprendere come sia possibile votare per lui o per altri candidati nella DC senza votare anche per Andreotti e Forlani.