In un articolo che sarà pubblicato domani, venerdì, dall'Indipendente, ho l'occasione di affermare:
1) che gli italiani ritengono,probabilmente, che il Pannella del quale sentono (o non) parlare in questi giorni sia un omonimo. Infatti nelle baruffe referendarie (nelle quali Giannini ha del tutto ragione) chi da ventanni ha praticato e imposto i referendum, contro mari e monti, chi ha contribuito ad assicurare la raccolta delle firme sui nove referendum, in modo determinante, sembra non esista e non abbia diritto di dire una sola parola. Mentre la realtà è che, per ora, gli unici referendum che certamente si terranno sono i due più "radicali", rifiutati dal Comitato Segni, e solo in parte fatti propri e accettati da Giannini, sul finanziamento pubblico dei partiti e sulla decarcerazione dei consumatori di droghe e non-droghe proibite.
2) che alla Lista Pannella stanno aggiungendosi, rispetto ai candidati previsti, molti malati di AIDS e sieropositivi, associazioni di parenti di omosessuali (vivi o morti), le vittime della "dialisi all'italiana", un po' in tutta Italia.
3) che l'"Indipendente" è il primo e per ora il solo giornale italiano, quotidiani, settimanali e mensili inclusi, a consentire l'informazione dei propri lettori su quel che faccio, propongo, su qualsiasi piano, politico, elettorale, umano,come radicale, o come antiproibizionista, o come "titolare" dell'idea della "Lista Marco Pannella".
4) che avendo poco spazio per dire due parole sulla Lega ho scelto di ringraziarla per l'iniziativa assunta di pubblicare e diffondere una antologia federalista.