1) Con le istituzioni fuori-legge, praticamente tutte, nello scontro fra i padroni della giungla, Cossiga ha certo molte più ragioni degli altri. Un Parlamento, infatti, che ha reagito senza alcun senso della legalità e del decoro, proprio in relazione agli attentati alla Costituzione compiuti, spesso direttamente ai suoi danni, merita il disprezzo, in primo luogo, di Francesco Cossiga. Egli stesso - d'altra parte, più di un anno fa, aveva dichiarato che in qualsiasi altro paese "democratico" egli sarebbe stato cacciato via da tempo.
D'altra parte questo Parlamento - nel periodo dell'unità nazionale - in occasione del sequestro Moro e di mille altri episodi di alleanza fra P2 di Stato e di unità nazionale e la P38 del Parastato delle stragi e dei disperati - ebbe di già nei confronti del Presidente Andreotti e, in particolare, del Ministro Cossiga, atteggiamenti anche peggiori. Ripresenterò la denuncia per "attentato" denunciando anche il Presidente Macis e i Segretari dei Partiti come complici, nonchè Presidente di Camera e Senato.
2) Se nei confronti del Partito Radicale, o di alcuni suoi esponenti, il Presidente Cossiga avesse - da Presidente della Repubblica - detto e fatto un decimo di quello che ha detto e fatto contro il PDS, noi avremmo saputo impedire e rintuzzare, sanzionare tali indebite "esternazioni". Qualcuno, riflettendo, può metterlo in dubbio?
Il Problema per il PDS e per la sinistra o la destra, non importa, per i riformatori democratici, è che questo Partito non sa farsi forte dei suffragi dei quali ha fin qui disposto. In quest'ultimo anno più che mai. Se v'è un voto praticamente inutile e inutilizzato, per la democrazia e per i riformatori questo è proprio quello al PDS.
Un Partito praticamente senza Statuto, senza capacità di efficacia, che sopravvive solamente grazie alla fetta di monopolio pubblico radiotelevisivo che non a caso gli è lasciata, ai suoi immensi averi, sull'uso dei quali il Partito non ha nessuna possibilità di esprimersi.