SINTESI DAI QUOTIDIANI VECERNJI LIST (Il giornale della sera)
titolo: BISANZIO NON HA SCRUPOLI
editoriale
scrive: Branko Tudjen
1 colonna, un terzo della pagina
pag. 2
Belgrado tenta ancora di ingannare la Croazia, con i suoi trucchi bizantini, dicono ad es. "Croati, quello che va bene per noi non va bene per voi", ciò significa che se la Serbia intende accettare il piano Vance, la Croazia deve rifiutarlo.
Inoltre, Milosevic e la sua opposizione si aspettano la grazia dell'Occidente, specialmente, dell'America. Per la Serbia ciò significherebbe uscire della grave crisi economica.
Bisanzio rimane Bisanzio. Milosevic sa che avrà problemi con il mantenimento di tutti i vari ufficiali dell' esercito federale e perciò vuole liberarsi di loro. Alcuni ufficiali federali propongono di trasferire l'esercito federale a Knin nella TO (difesa territoriale, ndt.) sotto il comando dell'Onu, mentre le spese dovrebbero pagarle i serbi e i croati insieme.
titolo: UN RAPPORTO PIENO DI MALINTESI (il discorso di Zeljko Olujic, procuratore della Croazia, dopo il rapporto dell' "Helsinki Watch")
2 colonne, un quarto di pagina
piccola foto del procuratore della Croazia
scrive: D. Duretek
pag. 7
"Tali crimini non ci onorano e non vogliamo tenerli nascosti. La Croazia non ha niente a che fare con questi crimini, poiché è noto che non ha controllo su quei territori." - dice Olujic. Ritine però che in questo rapporto molte cose non siano corette.
"Troppa gente ha perso la vita in questa guerra, mentre molti hanno dovuto lasciare le proprie case. La violazione dei diritti umani è evidente, ma ciò succede sempre in una situazione anarchica o durante le guerre. La Croazia vuole stabilire lo stato di diritto, in tutte le sue parti. Poi non vedo menzionati nel rapporto i campi di concentramento serbi. Perché non si paragonano mai i crimini serbi con i crimini croati?
Tutto ciò è risultato della diplomazia e del forte lobby serba negli USA. Nel rapporto è ovvio che i giornalisti non hanno consultato mai la parte croata su questi crimini, ma sempre e solo la parte serba."
Alla fine Olujic ha detto: "L'Helsinki Watch non parla mai della guerra difensiva dei croati. La Croazia è accusata della mancanza dello stato di diritto, ma si ignora l'impossibilità per la Croazia di affermarlo su tutto il suo territorio".
titolo: FRA POCO ANCHE L'ESERCITO MACEDONE (l'intervista con il Presidente del Governo macedone, Nicola Kljusev, ripresa dal settimanale "Zera")
2 piccole colonne
pag. 8
Pristina - "L'interesse, dalla parte serba, per l'autonomia degli albanesi in Macedonia rappresenta un vecchio copione gia' usato in Croazia", sostiene il Presidente Kljusev. Commentando il ritiro dell'esercito federale dalla Macedonia, Kljusev ha detto che l'esercito porta via con se tutto quello che può, si può calcolare un valore di circa 20 miliardi di dollari. Alla fine ha aggiunto che la Macedonia fra breve costituirà un proprio esercito.
titolo: COME RICREARE LA FIDUCIA? (La conferenza stampa del Foro democratico serbo)
2 colonne, un quarto della pagina
scrive: Z. Zanko
pag. 9
Zagreb - Il Foro democratico serbo vuole organizzare l'Ufficio per i rifugiati, per i diritti umani e per i diritti delle Unità nazionali in cui lavorerebbero due rappresentanti del SDF (il Foro democratico serbo, in Croazia), un rappresentante del governo croato ed un osservatore della CE o dell'Onu. L'Ufficio aiuterebbe anche i rifugiati che non sono di nazionalità serba.
Milorad Pupovac, presidente di SDF ha dichiarato che è difficile parlare di violazione dei diritti umani dei serbi, quando si sa che si violano molto di più i diritti umani dei croati nei territori occupati. La situazione è particolarmente dura per i croati che vivono a Knin.
titolo: TOMAC: GHALI CI RICATTA (L'intervista del presidente del Governo croato Zdravko Tomac al giornale austriaco "Kleine Zeitung")
una piccola colonna
pag. 11
Vienna - Tomac ha rimproverato a Butros Ghali "una politica di ricatto", dichiarando che Ghali vuole mantenere la polizia locale nei territori occupati, composta dai cetnici serbi e in questo modo, legalizzare il governo degli aggressori. Sull'East River si vuole quanto prima finire la guerra e perciò si danno varie concessioni ai serbi della "Krajina". Il governo croato non è d'accordo con questa politica di concessioni che potrebbe mettere in crisi la sua stessa stabilità.
titolo: LA SERBIA NON HA SUCCESSO
2 colonne, un quinto di pagina
scrive: M. Mihovilovic
pag. 11
Milosevic credeva che a capo delle Forze di pace sarebbe venuto un generale indiano, contando in questo modo sul suo -non allinemento-, ma Ghali ha dato l'incarico ad un irlandese, Cedric Thornberry. L'Irlanda è membro della CE, mentre la Serbia sa che soltanto dall'Onu può cercare appoggio. Ghali e gli USA, invece, preferiscono che sia la CE a trovare una soluzione per la Jugo-crisi.